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Assegno di inclusione, ci sono degli esclusi: ecco a chi non spetta la misura

L’assegno di inclusione non spetterà a tutte le famiglie che hanno ricevuto il Reddito di cittadinanza: ecco chi sono esclusi dalla misura.

Mancano poche settimane all’inizio del nuovo anno e molte famiglie italiane dovranno fare i conti con l’arrivo dell’assegno di inclusione. Questa misura sostituisce il Reddito di Cittadinanza ma non bisogna fare l’errore di pensare che tutti i percettori del Rdc abbiano accesso al nuovo sostegno.

Quali famiglie non riceveranno l’assegno di inclusione nel 2024 – (Machedavvero.it)

L’assegno di inclusione ha delle differenze al suo interno che porteranno tante famiglie a non riceverlo. Secondo Bankitalia si prevede una riduzione di percettori di ben 900.000 unità, un dato che secondo la Ministra Calderone sarebbe sovrastimato.

L’eventuale assegnazione passa da diversi fattori con il principale che conduce al reddito della famiglia. Andiamo a scoprire i dettagli su quali famiglie non riusciranno ad accedere all’assegno di inclusione nonostante soddisfino i requisiti.

Quali sono le famiglie che non riceveranno l’assegno di inclusione

L’assegno di inclusione seguirà la stessa strada del Reddito di cittadinanza per quanto riguarda due requisiti: l’Isee pari a 9.360 euro e il reddito familiare non superiore i 6.000 euro annui, limite da moltiplicare per il parametro di scala di equivalenza. All’apparenza sembra che non ci siano differenze tra le due misure ma queste sorgono a seguito della modifica dei parametri per il calcolo del parametro di scala di equivalenza.

Cosa cambia con l’assegno di inclusione – (Machedavvero.it)

La modifica dei parametri per il calcolo del parametro di scala di equivalenza penalizza le famiglie con figli e quelle in cui ci sono persone dai 18 ai 59 anni che possono svolgere un’attività lavorativa. Con il limite di reddito calcolato moltiplicando la soglia massima di 6.000 euro è prevedibile che tante famiglie non soddisferanno i requisiti d’accesso.

Non c’è nessun pericolo invece per le famiglie che hanno un reddito sotto i 6.000 euro. L’unico dettaglio da considerare è che il parametro di scala di equivalenza potrebbe comportare un importo più basso rispetto al passato. Il rischio è altissimo invece per le famiglie con un reddito che va oltre i 6.000 euro.

Infine, grande attenzione a chi ha una casa di proprietà. Per il Rdc, il patrimonio immobiliare non poteva superare quota 30.000 euro, da cui si escludeva l’abitazione di residenza. Nell’assegno di inclusione non si considera la casa di abitazione solo nel momento in cui il valore IMU non superi i 150.000 euro.

Giovanni Cristiano

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