Dal 1° gennaio 2024 il reddito di cittadinanza sarà sostituito dall’Assegno di inclusione. Quando avverrà il primo pagamento?
Il 31 dicembre molte famiglie dovranno dire addio non solo al 2023, ma anche al reddito di cittadinanza. Infatti come stabilito dal governo da gennaio 2024 entrerà in vigore l’Assegno di inclusione.
In realtà, non è scontato che le famiglie che già beneficiano del reddito di cittadinanza ottengano anche l’Assegno di inclusione. Infatti, saranno esclusi i nuclei familiari con un reddito non pari a zero oppure al cui interno è presente una persona maggiorenne occupabile. Il motivo è il mancato inserimento delle persone maggiorenni nel calcolo del parametro della scala di equivalenza, salvo il caso in cui siano disabili, over 60 oppure sui quali gravino dei carichi di cura.
Però, il dubbio e la preoccupazione di molte famiglie è quando arriverà il primo pagamento. Scopriamolo insieme.
Il governo ha garantito che dal 1° gennaio 2024 l’Assegno di inclusione entrerà immediatamente in vigore. Tuttavia, sono previsti dei tempi tecnici per organizzare tutto che potrebbero ritardare il pagamento.
Ciò significa, come conferma anche il Commissario straordinario INPS Micaela Gelera, che dopo l’invio della domanda online, da effettuarsi a partire da gennaio, il primo pagamento dovrebbe slittare a marzo 2024.
Quindi, molte famiglie che hanno richiesto l’assegno di inclusione potrebbero trovarsi senza un sostegno economico per due circa un mese, ovvero per febbraio. A tal proposito segnaliamo che i beneficiari di reddito di cittadinanza non riceveranno in automatico l’Assegno di inclusione. Infatti, per ottenerlo devono presentare una apposita richiesta all’INPS, ma soprattutto consegnare un ISEE aggiornato al 2024 assieme al DSU, Dichiarazione sostitutiva unica.
Tuttavia, per rientrare nuovamente nel nuovo sostegno economico l’ISEE non deve superare i 9.360 euro e l’assegno decorrerà dal mese successivo a quello in cui è stata presentata la domanda.
Insomma, il meccanismo è identico all’Assegno Unico e Universale (che riceveranno ugualmente): domanda a gennaio, erogazione dell’importo a febbraio, se non ci saranno ritardi. Comunque, in caso di mancato pagamento della mensilità di febbraio, nell’importo di marzo sarà erogata anche questa, come arretrato.
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