Per non perdere i soldi dei Bonus edilizi occorre sapere come effettuare i pagamenti degli interventi ammessi e quali indicazioni inserire nel bonifico.
Ecobonus, Bonus ristrutturazione, Sismabonus, Superbonus sono disciplinati da rigide regole. Perdere il diritto all’agevolazione è più semplice di quanto si possa pensare.
I cittadini sono ancora confusi in merito ai Bonus edilizi. Le regole da conoscere sono talmente tante e a volte difficilmente comprensibili che commettere errori è veramente molto semplice. L’Agenzia delle Entrate cerca di fornire chiarimenti per cercare di sciogliere tutti i dubbi dei contribuenti ed evitare che questi perdano soldi.
Tra le questioni oggetto di discussione c’è l’Ecobonus e il verificarsi di errori nella compilazione dei bonifici che daranno poi diritto alle detrazioni fiscali. Ricordiamo che l’Ecobonus sarà attivo per tutto il 2024 consentendo una detrazione al 50 o al 65% per la riqualificazione energetica dell’immobile. Tra gli interventi ammessi citiamo i lavori che permettono una riduzione del consumo energetico per il riscaldamento, il miglioramento termico dell’edificio, la coibentazione, l’installazione di pannelli solari. Ogni spesa si deve sostenere con mezzi di pagamento tracciabili ossia tramite bonifico. Ma questo non basta. Sarà necessario non commettere errori per non perdere il diritto alla detrazione.
In generale, quando si fa richiesta di un Bonus edilizio nella causale del bonifico occorrerà indicare la Legge di riferimento all’agevolazione utilizzata. Se il contribuente ha realizzato interventi di efficientamento energetico ammessi all’Ecobonus e nella causale scrive “L449 Articolo 16bis DPR 917/1986 (L449) Ristrutturazione edilizia” commette un errore.
La dicitura corretta per l’Ecobonus è “L296 Legge 296/06 Riqualificazione energetica“. La normativa indicata, infatti, deve chiaramente suggerire il Bonus per cui si richiedere la detrazione. L’istanza giunta all’AdE riguardava la possibilità di scaricare comunque al 65% per i lavori di efficientamento energetico pur avendo inserito erroneamente nella causale del bonifico la Legge di riferimento al Bonus ristrutturazioni.
L’Agenzia delle Entrate ha risposto che in presenza di un banale errore materiale come il riferimento normativo sbagliato, l’agevolazione potrà comunque essere riconosciuta senza che il contribuente debba svolgere altri adempimenti. Di conseguenze piccoli errori non tolgono il diritto alla prestazione a condizione che ogni condizione che dà diritto alla misura sia rispettata completamente.
Per l’Ecobonus ricordiamo che tali condizioni sono
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