In caso di bonifico bancario errato o accredito non dovuto è bene sapere come comportarsi in modo tale da evitare spiacevoli inconvenienti.
Eseguire un bonifico bancario errato può capitare a tutti. Ma cosa prevede la normativa vigente in merito? Scopriamolo assieme!
Bollette, attività extra scolastiche dei figli, elettrodomestici, mobili, dispositivi vari e tanto altro ancora. Diverse sono le situazioni in cui ci ritroviamo a dover sborsare dei soldi. Allo stesso modo tanti sono gli strumenti di pagamento tra cui poter scegliere.
A partire dal denaro contante, passando per le carte di credito e il bancomat, fino ad arrivare ad assegni e bonifici, in effetti, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Non crea pertanto stupore il fatto che possa capitare a tutti di commettere qualche errore.
Quando gli sbagli riguardano il denaro, però, potrebbero costare letteralmente molto cari. Per questo motivo è bene sapere sempre come comportarsi in modo tale da evitare di dover fare i conti con conseguenze alquanto spiacevoli. In particolare, nel caso in cui si commettano errori con un bonifico è bene sapere che stando a quanto previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo numero 11 del 27 gennaio 2010:
“Il consenso può essere revocato in qualsiasi momento, nella forma e secondo la procedura concordata nel contratto quadro o nel contratto relativo a singole operazioni di pagamento, purché prima che l’ordine di pagamento diventi irrevocabile ai sensi dell’articolo 17″. Stando a quest’ultimo: “una volta ricevuto dal prestatore di servizi di pagamento del pagatore l’ordine di pagamento non può essere revocato dall’utilizzatore”, salvo alcuni casi eccezionali. Ma non solo, “per la revoca dell’ordine di pagamento è necessario anche il consenso del beneficiario”.Questo vuol dire che, una volta che i soldi del bonifico errato entrano nella disponibilità contabile del beneficiario, non è possibile fare lo storno.
In quest’ultimo caso il soggetto interessato deve provvedere ad inviare una comunicazione tramite posta raccomandata o Pec al beneficiario del bonifico. In questo modo potrà richiedere in modo formale la restituzione della somma versata per sbaglio. Se il destinatario non avesse intenzione di restituire quanto indebitamente percepito si consiglia di rivolgersi ad un avvocato per valutare assieme la possibilità di dare il via ad un’azione giudiziaria. In caso di mancata restituzione, è importante sapere, il soggetto interessato rischia di essere accusato di appropriazione indebita e dover fare i conti con conseguenze di carattere penale.
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