Ritornano gli incentivi auto che mirano a favorire l’acquisto di auto non inquinanti. I numeri degli stanziamenti 2024 e i requisiti d’accesso.
A partire dal prossimo anno al via i nuovi contributi per comprare l’auto nuova, secondo una linea in realtà già fissata dal precedente Governo Draghi, ma confermata oggi con qualche modifica. Il meccanismo agevolativo mette in campo incentivi statali ad hoc, mirati a sollecitare gli automobilisti italiani – proprietari di auto vecchie ed inquinanti (euro 0, 1, 2, 3, e 4) – a sostituire il mezzo, preferendo veicoli più nuovi e meno dannosi per l’ambiente.
La conferma di questi incentivi corre in parallelo rispetto ad un mercato dell’auto che, dopo il tracollo della pandemia, è oggi in oggettiva crescita. Nei primi dieci mesi del 2023 le immatricolazioni sono infatti aumentate del 16,7% e in Europa il settore delle vendite auto fa registrare un +14,1%, con una quota auto elettriche al 15,2%.
Centinaia di milioni di euro costituiscono i fondi 2024 per le cd. auto endotermiche come pure per quelle elettriche e ad emissioni zero, ecco perché è opportuno dare qualche informazione in più: come inquinare meno cambiando la propria macchina? Scopriamolo.
Se ne sente parlare spesso, ma che tipo di mezzi sono? Ebbene, le cd. auto endotermiche a basse emissioni sono veicoli con motore a combustione, vale a dire benzina o diesel o gpl, che si servono dell’energia presente nel combustibile per ottenere lavoro meccanico e dunque spostarsi sulla rete viaria italiana.
Per le endotermiche a basse emissioni, dicevamo, a cominciare dal primo gennaio ritornano gli incentivi all’acquisto – sulla scorta di stanziamenti programmati per distinte fasce di emissioni di CO2. Ma incentivi ad hoc sono previsti anche per le vetture elettriche.
In sintesi le singole fasce:
Da notare che questa volta ci saranno più soldi per le prime due fasce, in particolare per le auto del settore elettrico, e meno per la terza che è sempre stata la più scelta dagli automobilisti. La finalità è evidentemente quella di sollecitare soprattutto gli acquisti auto più ecosostenibili.
I contributi anche questa volta oscilleranno dai 2 mila ai 5 mila euro. Si andrà dai 5mila con rottamazione – 3mila senza rottamazione – di un’auto omologata in una classe inferiore ad euro 5, per l’acquisto di un mezzo di fascia 0-20 g/km CO2, ai 2mila euro per la rottamazione di un’auto omologata in una classe inferiore a Euro 5 (zero euro senza rottamazione, in pratica la rottamazione in questo caso sarà obbligatoria), con acquisto di una macchina di fascia 61-135 g/km CO2.
Inoltre, come l’anno scorso, per aver diritto ai contributi occorrerà che il prezzo di listino ufficiale della casa produttrice sia al di sotto di un tetto prefissato, ovvero: per la fascia 0-20 g/km, il limite è a 35 mila euro (42.700 Iva compresa), per la fascia fascia 21-60 g/km a 45 mila euro (54.900 Iva inclusa) e, infine, per la fascia 61-135 g/km a 35mila euro (42.700 Iva inclusa).
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