BTP con cedola del 7,5% per il prossimo triennio: le caratteristiche eccezionali di questo titolo

Pubblicato il giorno

da Giovanni Cristiano

nella categoria: News

C’è grande attenzione attorno ad un BTP con una importante cedola del 7,5%: cosa c’è da sapere su questo titolo di Stato.

I titoli di Stato possono donare agli investitori degli strumenti molto redditizi come dimostra un recente BTP. L’attenzione attorno a questa soluzione è aumentata sempre di più e oggi porta gli interessati a chiedersi quanto si possa guadagnare dal flusso cedolare annuale.

Mano-monete-freccia-
Il BTP che promette una cedola del 7,5% – machedavvero.it

Non è semplice accedere ad un investimento sicuro e redditizio nel breve periodo. Per chi è alla ricerca di una soluzione di questo tipo può fare ricorso ad un BTP con scadenza novembre 2026 che riesce ad impostare una cedola annuale del 7,25%.

Le domande a cui rispondere in merito a questo BTP sono tante e tutte interessanti. Andremo a svelare i vantaggi di questo titolo e si andrà a calcolare il flusso cedolare annuale ottenibile da un investimento di 50.000 euro.

BTP con cedola da 7,5% per 3 anni: vantaggi e possibilità di guadagno

Il BTP con scadenza novembre 2026 (Isin: IT0001086567) è un titolo di Stato che paga ogni 6 mesi una cedola del 3,625%. Il prezzo al momento si mantiene sui 111,2 centesimi e sul portale della Borsa si evidenzia che il rendimento annuo effettivo a questo prezzo sarà del 2,3%.

Monete-grafico-
Le informazioni sul BTP scadenza 2026 – machedavvero.it

Questo titolo di Stato è quotato sul mercato telematico delle obbligazioni (MOT) di Borsa Italiana. Il lotto minimo di negoziazione è di 1.000 euro e la durata residua è di poco inferiore ai 3 anni. Da sottolineare di come non ci sia nessun BTP che riesce a dare una cedola così alta e questa potrebbe regalare diversi vantaggi. In prima battuta, si parla del flusso cedolare fisso e, di conseguenza, indipendente dall’andamento dei tassi di interesse e dall’andamento dei rendimenti.

Grande attenzione al fatto che la cedola non è il rendimento e il rimborso a 100 centesimi potrebbe determinare una minusvalenza per chi lo acquista ai valori attuali. Con un investimento di 50.000 euro nominali, il flusso cedolare lordo sarebbe di 3.625 euro ogni anno. Questo importo però andrebbe ridotto a seguito dell’imposizione fiscale del 12,5% che darebbe accesso ad un guadagno netto a 3.170 euro annuo. Da questo guadagno occorre poi sottrarre la perdita in conto capitale.

Dunque nonostante tanti vantaggi questo BTP con scadenza 2026 ha degli elementi a cui prestare attenzione. In caso di valutazione positiva si può procedere con questo titolo di Stato, in caso contrario meglio valutare le alternative.

Gestione cookie