La FIAT è uno dei principali marchi italiani per quanto riguarda le quattro ruote, e fa parte di un grande gruppo. Ecco quale.
Oggi vi parleremo di un argomento molto interessante, che riguarda la proprietà del marchio FIAT. Al contrario di quanto si possa pensare, ormai di italiano c’è purtroppo rimasto ben poco, con un management che è fatto da persone straniere, anche se molto competenti e ben preparate. I tempi degli Agnelli di vecchio stampo sono finito, ed oggi si deve andare avanti secondo la direzione di un gruppo ben preciso che controlla il marchio.
La FIAT si è lanciata nella produzione di auto elettriche, andando a snaturare del tutto concetti come quello della 600, diventata un SUV di Segmento B, stessa cosa che verrà fatta con la Panda il prossimo anno. Gran parte delle responsabilità sono legate alla politica, che vuole puntare sulle emissioni zero, ma c’è da dire che anche il gruppo proprietario ha le sue colpe.
FIAT, ecco di che gruppo fa parte
Per chi non lo sapesse, il famoso gruppo FIAT non esiste più da tempo, ed ora è parte di un vero e proprio colosso mondiale. Infatti, la casa di Torino è di proprietà del gruppo Stellantis, che vede al suo vertice John Elkann, che ne è il presidente, con Carlos Tavares in qualità di amminsitratore delegato. Il marchio italiano, che sino a poco fa costituiva il gruppo FCA con la Chrysler, è stata tra i primi membri della holding multinazionale olandese, nata dalla fusione tra FCA e gruppo PSA nel 2021.
Stellantis, a propria volta, è parte della holding finanziaria Exor, anch’essa gestita da Elkann. In sostanza, tutto è ancora nelle mani della famiglia Agnelli-Elkann, ma è chiaro che la casa di Torino, rispetto al passato, si sta distaccando sempre di più dall’Italia. Di stabilimenti ce ne sono sempre meno, con la produzione che è ormai concentrata sull’Est Europa o in altri paesi, per la delusione degli appassionati di vecchia data.
Inoltre, l’obiettivo di Stellantis è quello di vendere solo auto elettriche in Europa entro il 2030, e di arrivare al 50% di immatricolazioni di auto a batteria negli USA entro la stessa data. In sostanza, si punta tutto sulle vetture ad emissioni zero, anche se, per il momento, non è ancora possibile abbandonare i motori termici, in quanto non c’è sufficiente domanda per le nuove tecnologie. Di certo, servirà un netto cambio di passo per portare a termine gli obiettivi prefissati, che ormai non possono essere cambiati per ovvi motivi. La FIAT, ad esempio, sta producendo auto elettriche disponibili anche con motore termico ibrido, in modo da salvaguardare discreti risultati.
Di certo, la casa di Torino ha bisogno di fare dei passi in avanti sul fronte delle vendite, dal momento che, rispetto al passato, il calo è stato evidente ed è testimoniato anche da varie analisi svolte dagli esperti. Le auto di questo costruttore non sembrano avere più un’anima, ed ormai condividono tutto con quelle dello stesso gruppo. Per rilanciarsi ci vuole ben altro.