I pidocchi sono degli esseri parassiti che infestano l’uomo e che possono arrecare molto disagio. Non è infrequente che si prendano a scuola.
Anche se possiamo credere il contrario, i pidocchi non arrivano sui capelli perché non si effettua un’igiene personale adeguata; semplicemente, chiunque può essere infestato perché i parassiti si spostano da persona a persona per contatto diretto.
Oltre alla vicinanza con un soggetto che ha i pidocchi, la contaminazione può avvenire tramite l’uso promiscuo di spazzole o vestiti oppure oggetti personali del soggetto portatore. I pidocchi si diffondono dunque più facilmente a casa e ancora di più nelle comunità infantili, come asili e scuole di ogni ordine e grado. In linea generale, però, i più colpiti sono i bambini piccoli.
Diviene fondamentale accorgersi quanto prima possibile la presenza di pidocchi in uno o più soggetti, in modo da bloccare tempestivamente la diffusione massiccia dei parassiti.
Come si capisce se un bambino ha i pidocchi? I consigli degli esperti
Molti sapranno sicuramente che un forte prurito è associato all’infestazione dei pidocchi, e in realtà è così. Il pizzicore e le irritazioni si avvertono maggiormente quando ormai i capelli sono pieni di pidocchi e di uova.
Solitamente avviene dopo circa 3 o anche 4 settimane, perché in un primo momento le punture non danno fastidi in quanto i parassiti iniettano una sostanza anestetizzante sul cuoio capelluto. Sarebbe quindi preferibile accorgersi prima dell’infestazione in atto.
Alcuni segnali sono meno conosciuti e dunque sottovalutati. Ad esempio si possono trovare macchioline microscopiche di sangue nel cuscino, perché i pidocchi succhiano il sangue dell’ospite. I parassiti di per sé sono piccolissimi ed è difficile vederli ad occhio nudo. E quando si vedono “camminare” fino alla fronte o dietro le orecchie significa che il loro numero è molto alto.
Fondamentale, se si ha il sospetto che il bambino abbia i pidocchi, è fare un’ispezione accurata. Ci si deve munire di una fonte di luce forte, e anche possibilmente di una lente d’ingrandimento. Le prime parti della testa da controllare sono la nuca e la zona dietro le orecchie.
Oltre ai pidocchi, che come detto si vedono difficilmente, bisogna prestare attenzione alla presenza di lendini, che sono le uova dei parassiti. Si tratta di piccolissimi puntini bianchi che potrebbero essere scambiati per forfora. A differenza di questa, però, le uova (lendini) dei pidocchi restano attaccate molto bene al capello.
Una volta accertata l’infestazione da pidocchi non c’è da preoccuparsi: esistono diversi trattamenti reperibili in farmacia, anche se ci vorrà un po’ di pazienza a eliminare pidocchi e uova. Oltre ai prodotti infatti bisogna usare un pettine a denti molto stretti per eliminare tutte le lendini e anche i pidocchi morti.