Dall’istituto di previdenza arrivano alcune utili precisazioni in tema di congedo straordinario e permessi legge 104. Ecco cosa sapere.
L’Inps ha recentemente pubblicato un messaggio utile a capire meglio gli aggiornamenti normativi in tema di congedo straordinario biennale per assistenza dei disabili che, alla luce del superamento del principio del referente unico nei permessi mensili, presenta oggi un accesso semplificato.
Lo stop al referente unico, in particolare, apre alla possibilità per cui più soggetti possono domandare l’autorizzazione al godimento dei permessi retribuiti mensili, alternativamente tra loro – per l’assistenza alla stessa persona disabile grave.
Il riferimento circa i chiarimenti Inps va al messaggio n. 4143 di questo mese, il quale rimarca che proprio grazie allo stop al referente unico, oggi è possibile concedere l’agevolazione a prescindere da chi fruisce dei permessi mensili di cui alla legge 104. Vediamo un po’ più da vicino.
Lo rimarchiamo per fugare ogni dubbio. Dal varo del d. lgs. n. 105/2022, avvenuta nell’agosto dello scorso anno, non vi sono limiti al riconoscimento del congedo straordinario pur se un altro familiare presti assistenza verso lo stesso disabile, con i permessi mensili di cui alla legge 104.
Attenzione però, vi è una condizione precisa da rispettare: i benefici in oggetto non debbono essere fruiti nelle stesse giornate. Ecco perché il messaggio Inps n. 4143/2023 è assai utile per chi svolge un ruolo di caregiver e per lo stesso disabile.
Il testo infatti spiega alcuni effetti della riforma dello scorso anno e si sofferma proprio sul nuovo contesto, alla luce di quello stop al referente unico nei permessi mensili che, in concreto, facilita ed allarga la fruizione del congedo straordinario biennale.
Il nuovo assetto normativo si riflette dunque sulla fruizione del congedo straordinario di cui d.lgs n. 151/2001, che assegna al dipendente il diritto di assentarsi dal lavoro, per assistere un familiare portatore di handicap per un lasso di tempo fino a due anni in tutta la vita lavorativa.
Ebbene, secondo le regole odierne il congedo straordinario non può essere previsto a favore di più di un lavoratore (ad eccezione dei genitori) per assistere un’identica persona disabile grave. Ma è oggi ammesso godere dei congedi straordinari e dei permessi retribuiti legge 104 da parte di più dipendenti, che assistono un solo soggetto disabile grave. Ciò a patto che l’assistenza avvenga in modo alternativo e non negli stessi giorni.
Di fatto il congedo straordinario sarà possibile pure nella situazione in cui un altro familiare già si avvalga dei permessi mensili retribuiti, per accudire la stessa persona con handicap. E sarà ovviamente ammessa anche la situazione inversa.
Ecco perché l’Inps potrà certamente accogliere una domanda di congedo straordinario per periodi per i quali risultino già emesse autorizzazioni per la fruizione dei tre giorni di permesso mensili. Ed analogamente potrà accogliere domande di permessi in caso di congedi già autorizzati.
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