È ancora caos sulla questione del caro benzina. I prezzi del carburante salgono e scendo, gli automobilisti non hanno punti di riferimento: ecco che cosa cambia e quali novità da conoscere.
Negli ultimi mesi dell’anno, i prezzi di benzina e diesel hanno subito variazioni ripetute, dove in alcuni periodi i costi hanno raggiunto cifre folli, tanto da toccare punte di oltre due ore a litro, mettendo in seria difficoltà le famiglie.
Il post pandemia e i conflitti geopolitici ancora in atto hanno provocato dei seri problemi economici, soprattutto per quanto riguarda le fonti energetici. Il costo carburante è arrivato alle stelle, dove ormai il prezzo della benzina e quello del diesel si sono equiparati.
Nelle ultime settimane, gli automobilisti hanno visto i prezzi leggermente ribassati di benzina e diesel, ma il caos continua a regnare nell’intero settore. Una nuova sentenza del tribunale amministrativo regionale (TAR) ha cambiato di tutto ancora una volta.
Il governo Meloni aveva deciso di obbligare i distributori di benzina a esporre il prezzo medio regionale di benzina e diesel. Una disposizione che era stata approvata lo scorso 30 marzo ed entrata in vigore qualche mese dopo, precisamente ad agosto. Una novità che non era stata ben accolta dai gestori che hanno fatto ricordo al TAR.
Dopo qualche mese dalla manovra dell’esecutivo, il TAR del Lazio ha accolto il ricorso dei gestori e ha annullato il decreto, ma senza comunicarlo prima alla Presidenza del Consiglio dei ministri e al Consiglio di Stato. Una mossa che ha spinto il Mimit ha chiedere l’annullamento della sentenza all’Avvocatura di Stato, facendo appello al Consiglio di Stato.
Il ministero ha voluto evidenziare come la sentenza del TAR sia stata solo procedurale e quindi non sollevi in alcun modo le questioni riguardanti l’obbligo precedentemente stabilito dal governo. Le associazioni dei consumatori, inoltre, hanno pure contestato la decisione dell’esecutivo Meloni perché ritenuta inefficace per contenere i costi del carburante.
Il presidente di Assoutenti ha assicurato ai consumatori che saranno effettuate delle verifiche su tutto il territorio per evitare che il caro benzina continui a suscitare problemi agli italiani. L’Unione Nazionale Consumatori ha proposto anche di introdurre un’app carburante al posto dell’esposizione dei cartelli con il costo medio. In questo modo, i consumatori saranno spinti a recarsi ai distributori più economici vicini alla loro zona.
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