L’indennità di accompagnamento può essere domandata ed ottenuta seguendo regole ad hoc. Cosa sapere a riguardo.
L’indennità di accompagnamento Inps è una prestazione economica, versata su domanda, nei confronti degli invalidi totali per i quali è stata acclarata l’impossibilità di deambulare senza il supporto di un accompagnatore o l’incapacità di svolgere egli atti quotidiani della vita, come lavarsi, cucinare, vestirsi e così via.
Di seguito faremo il punto su questa prestazione in vista del 2024, ricordando quali sono alcune delle principali regole.
Non c’è ancora la conferma ufficiale dell’istituto di previdenza, ma il prossimo anno l’ammontare mensile dell’indennità di accompagnamento dovrebbe aumentare fino a circa 530,04 euro per 12 mensilità. Si tratta di un aumento molto piccolo ma legato al carovita e all’adeguamento all’inflazione. Per l’anno che sta per terminare, l’importo dell’indennità è invece corrispondente a 527,16 euro per 12 mensilità.
Da notare altresì che detto importo non è soggetto a limiti di reddito, ed infatti – essendo una prestazione assistenziale tout court – ai fini della sua attribuzione non si considerano i redditi dell’assistito e del suo coniuge.
Su questa indennità non vale la tredicesima e, pertanto, il pensionato prenderà la sola tredicesima della pensione. Sull’accompagno non si versano tuttavia le ritenute Irpef ed il suo importo annuale non è inserito dall’Inps sul modello Isee.
Ricordiamo infine che l’indennità di accompagnamento non è reversibile, a differenza della pensione. Ciò vuol dire che il o la coniuge vedovo o vedova non può domandare ed ottenere il suo 60%, alla morte del titolare della prestazione Inps.
Per espressa disposizione, l’accompagnamento non è compatibile con la pensione di invalidità riconosciuta per lavoro o per servizio e con la pensione di invalidità per causa di guerra. Invece sussiste la compatibilità e cumulabilità con lo svolgimento di lavoro sia subordinato che autonomo, e con la pensione di invalidità civile. Altresì l’indennità di accompagnamento si può sommare alla cd. pensione di inabilità civile e con la pensione di vecchiaia ed anticipata.
Al fine di avere l’indennità di accompagnamento 2024 dall’Inps è rilevante anzitutto possedere i certificati specialistici, che acclarano la patologia del richiedente la somma. Il medico di famiglia farà pervenire all’Inps il cd. certificato medico telematico, dettagliando le patologie dell’assistito e lo supporterà nell’avere l’accompagnamento Inps.
Determinante sarà però l’accertamento svolto dalle commissioni mediche competenti dell’Inps che, entro un mese dalla data di presentazione della richiesta, convocheranno l’interessato/a per una visita. Ammessa anche la visita domiciliare nel caso in cui la persona interessata all’indennità non sia in grado di muoversi.
In ogni caso, per conseguire l’indennità in oggetto occorre essere in possesso di un riconoscimento sanitario di invalidità totale.
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