I caregivers potranno contare su nuovi benefici per assistere in maniera costante il familiare disabile grave. Scopriamo cosa cambia.
Dopo più di trent’anni dalla sua entrata in vigore, verrà innovata la normativa della Legge 104.
Verranno introdotte nuove misure con lo scopo di rendere più efficace la tutela dei diritti dei soggetti affetti da disabilità e dei caregivers che li assistono, grazie alla Legge Delega n. 227 del 22 dicembre 2021, approvata in occasione della Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Sarà introdotta una Legge Quadro sulle Disabilità e, in particolare, entro il 15 marzo 2024, dovranno essere approvati una serie di decreti legislativi per riformare la disciplina vigente. Lo scopo della riforma è quello di garantire una maggiore salvaguardia e autonomia dei soggetti disabili, assicurando il totale godimento dei diritti civili e sociali e l’inserimento nel tessuto lavorativo.
Oltre ai disabili, la riforma di rivolge anche ai familiari caregivers. Dai dati raccolti risulta che tale categoria è composta principalmente da donne (circa il 74%), di età compresa tra i 46 e i 60 anni, mentre il 31% ha meno di 45 anni.
La Legge Delega ha l’obiettivo di rafforzare i diritti di coloro che assistono un disabile grave e che, spesso sono costretti a rinunciare al lavoro. Soprattutto le donne, se private di una retribuzione, rischiano di dover dipendere completamente dal partner e di dover rinunciare alla propria autonomia per assolvere al dovere di assistenza.
Le uniche misure che, attualmente, permettono di conciliare la vita professionale con l’assistenza di familiari disabili sono i tre giorni al mese di permesso retribuito, il congedo straordinario biennale e la pensione anticipata (nelle ipotesi più gravi).
C’è, tuttavia, bisogno di nuovi strumenti a sostegno dei caregivers.
Riforma Legge 104: gli obiettivi
L’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità ha stimato che, solo nel 2021, circa 7.658 italiani hanno ottenuto il riconoscimento di una certificazione, una pensione oppure un’indennità connessa allo status di disabile.
In futuro si prevede un incremento dei soggetti con disabilità, in relazione all’aumento delle aspettative di vita. Se paragonata agli altri Stati europei, l’Italia ha destinato meno risorse economiche all’assistenza dei soggetti affetti da disabilità.
Il pericolo che non ci siano sufficienti fondi per garantire il rispetto dei diritti dei disabili è stato evidenziato da Carlo Giacobini, membro del Comitato Scientifico della Consulta per le persone in difficoltà di Torino. Per questo motivo, la riforma della Legge 104 è un passo fondamentale ai fini dell’inclusione e dell’assistenza alle persone con disabilità e ai loro caregivers.