I lavoratori con contratto part time hanno diritto ai tre giorni di permesso al mese previsti dalla Legge 104? Sciogliamo ogni dubbio con gli adeguati chiarimenti.
I caregiver che devono assistere familiari disabili possono approfittare di numerosi agevolazioni come il congedo straordinario, il prolungamento del congedo parentale e i tre giorni di permesso al mese.
Conciliare il lavoro con l’assistenza di una persona con handicap non è semplice. La cura del familiare non autosufficiente, con disabilità fisica, psichica o mentale toglie parecchie energie e richiedere tempo. Quel tempo che chi è impegnato tutto il giorno con un’occupazione non possiede. Da qui la Legge 104 con i suoi benefici per semplificare la vita di disabili e caregiver.
La scelta della sede di lavoro, il congedo straordinario di due anni, il prolungamento del congedo parentale per figli disabili, i tre giorni di permesso al mese sono alcuni esempi di agevolazioni. Vengono concesse anche in caso di contratto part time?
Il diritto alla fruizione dei permessi di tre giorni al mese concessi con la Legge 104 ha l’obiettivo di tutelare la salute psico-fisica del disabile. Ebbene, tale diritto non è comprimibile in presenza dell’orario di lavoro part time del caregiver che assiste il familiare con handicap grave.
A stabilirlo la Cassazione nella sentenza numero 4069 del 20 febbraio 2018. Nonostante l’orario di lavoro ridotto, i giorni di permesso concessi rimangono tre e non devono essere riproporzionati. La decisione è stata presa secondo il principio della non discriminazione nel trattamento dei dipendenti part time rispetto ai lavoratori full time.
Resta valida anche la possibilità di fruizione alternata tra più caregiver. Ricordiamo che nel 2022 è stata eliminata la figura del referente unico. Più lavoratori possono prendersi cura di uno stesso soggetto con handicap grave a condizione che il limite massimo di giorni richiedibili rimanga tre. Poniamo il caso di due fratelli, uno con contratto part time e l’altro pieno. Il primo potrà, ad esempio, chiedere a dicembre due giorni di permesso mentre il secondo ne potrà chiedere uno solo per il mese di dicembre non potendo superare il limite di tre.
Contemporaneamente ai tre giorni di permesso si può richiedere anche il congedo straordinario. L’importante è che le giornate di riferimento siano differenti con la fruizione sempre in modo alternativo.
Ricordiamo, infine, che non usufruendo dei permessi durante il mese, questi non verranno cumulati con quelli del mese successivo ma si perderanno.
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