Gli utenti sono spiati da Google tramite il microfono del proprio dispositivo. Per fortuna c’è un trucco per avere più privacy: ecco che cosa fare.
La privacy di ogni persona è fondamentale, anche se preservarla appare sempre più difficile in quanto l’Era digitale espone ogni individuo a rischi di violazione evidenti e pericolosi.
Tutte le aziende che operano nel mondo del web, tramite social media, siti internet, applicazioni e browser, hanno l’obbligo di comunicare l’uso che vorrebbero fare dei dati degli utenti e anche i nomi dei vari partner. Prima di un qualsiasi accesso vengono fornite tutte le informazioni necessarie così da scegliere che cosa fare e fin dove ogni utente accetti l’ingerenza nella privacy di queste aziende.
La stessa azione la fa Google, l’azienda americana informa gli utenti che il team si prende la briga di raccogliere i dati tramite l’attività fatta sul web e sul cellulare. Prima di rilasciare il proprio consenso, è bene che gli utenti conoscano tutti i dettagli, soprattutto per chi vuole impedire al colosso statunitense di farsi spiare tramite il microfono.
Non tutti gli utenti sanno che Google ascolta le conversazioni tramite il microfono, intercettando desideri e obiettivi di ogni persona. L’azienda, infatti, tiene traccia non solo delle ricerche, ma anche delle discussioni. La content creator Diana Uru ha spiegato come bloccare questa pratica.
Si può disattivare l’abitudine di Google di spiare gli utenti tramite le impostazioni del telefono e avere più privacy. La prima cosa da fare è andare sulla home del browser e cliccare sull’icona in alto a destra, quest’ultima può avere una foto o l’iniziale del nome. Una volta fatto, basta poi fare tap sulla voce “Gestisci il tuo account” e poi andare su “Dati e Privacy”.
Il passo successivo è aprire un menu nel quale bisogna entrare nella sezione “Impostazioni cronologia” e in seguito “Attività Web e app”. Una volta che gli utenti sono entrati nel menu, bisogna scorrere fino alle impostazioni secondari dove ci si troverà davanti due voci che sono flaggate di default.
La prima voce è quella che recita “Includi la cronologia di Chrome e le attività svolte su siti, app e dispositivi che usano i servizi Google; mentre la seconda è “Includi attività vocale e audio”. Per evitare di essere spiati e che gli utenti lasciano i propri dati all’azienda, basterà togliere la spunta da entrambe le voci.
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