Il nuovo bonus mamme nel 2024 prevede uno sconto fino a 3.000 euro. Tante le novità per chi vuole avere il sussidio: ecco che cosa sapere.
Da gennaio prossimo sarà disponibile un nuovo incentivo per le mamme lavoratrici che hanno almeno due figli a carico. Parliamo di uno scontro contributivo previsto nell’ultima Legge di Bilancio approvata dal governo a fine ottobre a sostegno delle famiglie.
La manovra dell’esecutivo, in attesa dell’approvazione definitiva da parte del Parlamento, ha garantito che le mamme lavoratrici con due o più figli avranno un bonus nel 2024. È un sussidio rivolto alle donne che hanno un contratto a tempo indeterminato, al di là del livello di retribuzione e salvo le donne che sono occupata nel lavoro domestico.
Si tratta di una decontribuzione a tempo e che debutterà proprio da gennaio. È stato rivelato dall’Istat che probabilmente le donne lavoratrici coinvolte in questa manovra saranno circa 800mila, dato che bisogna considerare che sono circa 600mila le mamme che hanno due figli solamente per il 2024, mentre sono oltre 214mila con tre o più figli.
Bonus mamme lavoratrici 2024: come funziona
Secondo quanto previsto dalla Legge di Bilancio redatta dal governo italiano e firmata il 31 ottobre scorso, il bonus mamme riguarda tutte le lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato con contratto a tempo indeterminato. Le donne non dovranno versare i contributi dal 2024 al 2026, fino ad un ammontare massimo di 3.000 euro.
Esattamente come per gli altri incentivi, le lavoratrici in questione devono possedere alcuni requisiti essenziali per ottenere il bonus: devono essere madri di almeno due figli e avranno il sussidio fino al compimento dei 10 anni del figlio minore; devono essere madri di tre o più figli per avere il sussidio fino ai 18 anni del minore.
Secondo quanto prevede la normativa redatta dai tecnici dello Stato, la decontribuzione sarà destinata per il 57% alle lavoratrici con un reddito inferiore ai 35mila euro di stipendio annui, mentre per il 43% andrà alle dipendenti che hanno una retribuzione più alta. In tecnici hanno parlato di un sussidio al netto delle tasse intorno ai 1.700 euro nel caso in cui si tratta di uno stipendio lordo di circa 27.500 su base annua.
Tutte le lavoratrici madri che si occupano del settore pubblico o privato godranno dunque dell’esonero del 100% della quota contributiva previdenziale per la vecchiaia, l’invalidità e i superstiti. Un bonus previsto dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.