Paolo Bonolis ha rivelato qual è il trucco per sconfiggere la balbuzie. È un consiglio che viene dato ancora oggi e funziona: ecco che cosa ha fatto.
Il conduttore di Ciao Darwin non si è mai sottratto nel soddisfare le curiosità del pubblico, svelando alcuni dettagli relativi alla sua vita privata. In età adolescenziale ha dovuto fare i conti con il problema della balbuzie che gli ha provocato alcuni disagi.
La balbuzie è un disturbo della comunicazione verbale molto diffuso, solo nel nostro paese ne soffrono un milione di persone. Uno stigma che si è portato dietro per anni anche Paolo Bonolis, uno dei personaggi più eccellenti della TV in quanto a comunicazione. Eppure il conduttore ha raccontato che era balbuziente fino ai 12 anni.
Sembra strano pensare a Bonolis balbuziente, dato che ha una capacità lessicale invidiabile, eppure è stato lui stesso a raccontare come ha gestito il disturbo e come ha fatto a superarlo. Il conduttore lo ha fatto durante il programma La Tv dei 100 e Uno condotto da Piero Chiambretti.
Paolo Bonolis balbuziente: ecco come ha superato il disturbo
In una passata intervista, Paolo Bonolis aveva confessato che spesso veniva deriso e preso in giro a scuola per il problema della balbuzie. Quando doveva fare le interrogazioni, per rendergli la vita più agevole, la maestra aveva optato per fargliele fare scritte. Fino a quando è riuscito a superare questo ostacolo.
Bonolis ha confessato che per superare la balbuzie ha fatto teatro a scola, dove si era reso conto che sulla parte imparata non aveva problemi. “Io dovevo dire: ‘Arrivano le guardie…’. – ha raccontato Bonolis ai bambini del programma di Chiambretti – Quando ho imparato a dire le mie battute, non smettevo più. – ha proseguito – Il regista, alla prima, mi diceva: ‘Basta!’. Ma io continuavo a ripetere: ‘Arrivano le guardie! Arrivano le guardie!’, ha poi aggiunto.
Il conduttore ha raccontato che poteva parlare perché sapeva quello che doveva dire ed è in quella circostanza che ha compreso che gli serviva una “corsia preferenziale”. In questo modo non aveva troppi pensieri in testa che uscivano tutti insieme, ma riusciva a gestirsi e ad arginare il disturbo.
Non tutti lo sano, ma la teatroterapia è consigliata per chi soffre di balbuzie. È una terapia ormai consolidata e consigliata dagli specialisti, in quanto l’attore apprende la tecnica della respirazione e le abilità linguistiche, senza contare il fatto che il palcoscenico ha bisogno di una espressività motoria specifica.
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Chiambretti poi lo ha incalzato e ha chiesto a Bonolis in che modo i suoi genitori gli sono stati d’aiuto in quegli anni. Ed è qui che il conduttore ha strappato un sorriso al pubblico raccontando con tono ironico che i suoi genitori lo prendevano in giro, in particolare il padre: “Quando non riuscivo a pronunciare una parola mi diceva: Aò, scrivi…”, ha detto.