La Red Bull è un marchio che ha fatto la storia in termini di marketing ed aziendale, ed ora è leggenda nelle corse.
Il mondiale di F1 allo stato attuale è dominato dalla Red Bull, una squadra che sino a 19 anni fa non esisteva nemmeno, almeno con questo nome. L’azienda fondata da Dietrich Mateschitz ha deciso di investire nello sport per diventare famosa, e c’è da dire che in ogni ambito in cui ha deciso di competere ha portato a casa successi a non finire. Il team di Milton Keynes è nato dalle ceneri della Jaguar nel 2005, e sin dai primi anni, ha fatto vedere di avere delle grandi ambizioni.
Nel 2007 è stato preso Adrian Newey, il brillante tecnico della McLaren che aveva già vinto di tutto anche con la Williams. La squadra gestita da Christian Horner divenne un top team nel 2009, quando cambiarono i regolamenti e si giocò per la prima volta il mondiale, ma Sebastian Vettel non riuscì a battere la Brawn GP di Jenson Button.
In seguito, la Red Bull ha iniziato a fare la storia con i successi del periodo 2010-2013 con ben 8 titoli mondiali vinti, 4 piloti e 4 costruttori. Di certo, una storia di questo tipo, con così tanti trionfi dopo così poche stagioni di vita, nessuno avrebbe potuto immaginarla. In seguito, con l’epoca power unit, la Mercedes ha iniziato a dettare legge, mentre il team di Milton Keynes è crollato con il motore Renault, che non era di certo molto performante.
Nel 2019 c’è stata la decisione di prendersi la power unit Honda, che non era stato performante con la McLaren, ma la scommessa fu pienamente vinta. Infatti, Max Verstappen ha iniziato a dominare la scena dal 2021, battendo all’ultima gara la Mercedes di Lewis Hamilton tra le mille polemiche di Abu Dhabi. Poco dopo è cambiato il regolamento, con l’arrivo delle auto di F1 ad effetto suolo, sulle quali Newey ha fatto una differenza impressionante. Dopo le prime gare vinte dalla Ferrari del 2022, il gap è stato enorme sin dalla metà della stagione, ed il 2023 è stato ancor più dominante. Nelle prossime righe, andremo a dare un’occhiata alla storia del nome di questa squadra.
Red Bull, ecco per quale motivo si chiama così
La storia della Red Bull è iniziata tantissimo tempo fa, quando venne fondata nel 1984 dall’imprenditore Dietrich Mateschitz. Il magnate austriaco si mise in società con il thailandese Chaleo Yoovidhya, con “Didi” che decise di chiamarla in questo modo perché si ispirò al drink asiatico Krating Daeng, che proprio lo stesso Mateschitz aveva assaggiato durante un viaggio.
La Red Bull si chiama così perché è ispirata al logo che era della Krating Daeng, ovvero la suddetta bibita energetia, che aveva appunto il logo di due tori rossi attorno al sole giallo. Da quel momento, è nata la leggenda di questo marchio austriaco, che ha iniziato a fare la storia in tutti gli sport. Di certo, si tratta di una delle pagine più incredibili di sempre.