Si può chiedere di pignorare lo stipendio di un decimo o comunque di una quota inferiore ad un quinto? I lavoratori devono conoscere la verità.
L’articolo 543 del Codice di Procedura Civile prevede il pignoramento dello stipendio per risolvere un’insolvenza del debitore.
Il pignoramento dello stipendio è uno strumento utile per il creditore dato che può utilizzarlo per soddisfare le sue pretese nei confronti del debitore. Per recuperare i soldi, dunque, può chiedere di pignorare la retribuzione di chi ha un debito ma non tutta la somma. Solitamente si deve rispettare il limite di un quinto dell’importo.
Siamo nell’ambito del pignoramento presso terzi dato che l’oggetto (li stipendio) è un bene del debitore ma nella disponibilità di terzi ossia banche, datore di lavoro o Ufficio Postale. Per poter procedere, il creditore dovrà disporre di un titolo esecutivo come un decreto ingiuntivo e non può togliere al debitore ciò di cui ha bisogno per vivere una vita dignitosa. Ecco perché il pignoramento concesso è di un quinto dello stipendio. In alcuni casi può scendere anche ad un decimo della retribuzione. Scopriamo quali.
Si può pignorare un decimo dello stipendio?
Secondo la Legge lo stipendio non può essere pignorato oltre il limite di un quinto calcolando la quota sull’importo netto della retribuzione.
La normativa permette anche la possibilità di abbassare ancora di più la quota da pignorare riducendola fino ad un decimo (10% dello stipendio). Ciò è possibile se il creditore è l’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il debitore non ha versato cartelle esattoriali e il suo stipendio rimane entro i 2.500 euro al mese.
L’AdE non ha il diritto di chiedere un pignoramento superiore al 10% della retribuzione. Significa che l’importo massimo pignorabile per un lavoratore che percepisce 1.500 euro, ad esempio, è di 150 euro al mese. Se lo stipendio è di mille euro il pignoramento sarà di 200 euro al mese e, infine, di 250 euro su una retribuzione mensile di 2.500 euro.
Il pignoramento scende ad un settimo dello stipendio con cifre comprese tra 2.500 e 5 mila euro mentre un quinto è pignorabile solo se la retribuzione mensile supera i 5 mila euro. La percentuale rimane la stessa anche per i pignoramenti del Trattamento di Fine Rapporto e il Trattamento di Fine Servizio.
Concludiamo con un’altra informazione. Lo stipendio può essere pignorato più volte anche contemporaneamente a condizione che i debiti siano di natura diversa. In ogni caso non è possibile pignorare oltre la metà dello stipendio del debitore.