Rinunciare alla pasta è un sacrificio enorme quando si fa la dieta ma è davvero necessario soffrire e privarsi di spaghetti, penne, rigatoni o tonnarelli?
Gli italiani mangiano pasta tutti i giorni, è un’abitudine corretta oppure incide sull’aumento di peso? La verità è stata svelata dai nutrizionisti.
La dieta è l’incubo di tante persone che vorrebbero perdere i chili di troppo senza rinunciare ai cibi preferiti. Pane, pizza, patatine fritte, salsicce e cotolette sono tra gli alimenti preferiti e naturalmente sono anche quelli che si devono togliere subito in caso di dieta. Bisogna puntare sulle verdure, la frutta e prodotti con pochi grassi, zuccheri e calorie. Detta così sembra proprio una tortura. Niente dolci, niente snack e sfizi e soprattutto niente pasta.
Come si fa a togliere agli italiani un pilastro della cucina e della dieta mediterranea? Impossibile se non con un enorme sacrificio. Ma questo sacrificio è davvero necessario? Cosa pensano i nutrizionisti della pasta e della relazione con i chili di troppo?
Mangiare la pasta tutti i giorni è sbagliato?
Ogni persona consuma annualmente in media 20 chili di pasta. Un’abitudine consolidata quella di mangiarla a pranzo o a cena ma quanto è salutare?
Partiamo dal presupposto che come ogni altra cosa quando si esagera le conseguenze potrebbero essere negative. Se poi si utilizzano condimenti pesanti, ricchi e in gran quantità, poi, il danno è maggiore. Se, invece, si mangiano porzioni nella norma e con condimenti leggeri a base di verdure quanta pasta si può mangiare?
I nutrizioni sono concordi nel permettere di mangiare un piatto di pasta al giorno in quantità ridotte e condito in modo salutare. In fondo la pasta è l’alimento del buonumore, stimola la produzione di endorfine (gli ormoni della felicità) e rende più felici. In più l’apporto calorico è adeguato ed è fonte di energia.
Da preferire il formato integrale essendo più facilmente digeribile e ricco di fibre tanto da aiutare il corretto funzionamento dell’apparato digerente. E come se non bastasse recenti studi hanno dimostrato come i consumatori abituali di pasta hanno un indice di massa corporea inferiore rispetto a chi limita il consumo.
In conclusione, un piatto di pasta si può mangiare tutti i giorni se condito in modo leggero. Non bisogna eccedere nella quantità o si avranno effetti negativi sull’organismo. Le indicazioni di base dei nutrizionisti sono di 70 grammi per le donne e 80 grammi per gli uomini. Uno spuntino per molti ma queste sono le quantità per permettersi un consumo di pasta giornaliero.