Il rimborso 730 inizierà questo mese per chi ha fatto la dichiarazione senza sostituto, ma potrebbe essere necessario aspettare il 2024.
Il rimborso del 730 consiste in un ammontare che è possibile domandare – ed ottenere – all’Agenzia delle Entrate, laddove dal calcolo della dichiarazione dei redditi emerga un credito a proprio vantaggio. Ebbene, per chi ha presentato al Fisco il modello dichiarativo senza sostituto d’imposta, il rimborso che deriva dal conguaglio fiscale potrebbe essere questione di giorni: in partenza infatti da questo mese il pagamento di quanto spettante come somma a credito.
Il 730 senza sostituto di imposta va fatto con l’identico modello che usano coloro che il sostituto lo hanno, e va redatto scrivendo la lettera A nella casella “730 senza sostituto di imposta” e spuntando nella sezione dei dati del sostituto – che compie il conguaglio – le parole “Mod. 730 senza sostituto”. Per questa via le Entrate sapranno che nel proprio caso personale non c’è un sostituto d’imposta e si comporteranno di conseguenza, occupandosi del possibile rimborso 730 che scaturisce dal conguaglio.
Tra coloro che presentano il 730 senza sostituto ci sono ad esempio coloro che non lavorano e non percepiscono trattamenti dall’Inps, i lavoratori domestici e coloro che, pur avendo avuto redditi da lavoro subordinato lo scorso anno, non hanno oggi un datore di lavoro.
Diversa la situazione dei contribuenti che hanno un sostituto d’imposta, in quanto il pagamento è ormai stato effettuato per intero (seppur a rate), in busta paga o sul cedolino della pensione. Il rimborso infatti per essi avviene, di solito, entro il mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Di seguito qualche ulteriore dettaglio, per capire come funzionerà il rimborso 730 agli aventi diritto e senza sostituto di imposta.
Tempistiche del rimborso 730: chiarimenti
Come accennato, tempistiche più lente per chi non ha sostituto di imposta al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi, con modello 730/2023 e con modello Redditi Pf. Infatti i pagamenti del dovuto, da parte dell’Amministrazione finanziaria, sono partiti soltanto dal termine dell’invio della dichiarazione dei redditi che, per il 2023, è stato fissato al 30 novembre.
Ma di fatto chi riceverà il rimborso 730 a dicembre? Ebbene oltre al 730 senza sostituto d’imposta, occorre che il contribuente abbia un ammontare del credito Irpef non maggiore di 4mila euro. Infatti per un quantitativo più alto il rimborso in oggetto ritarderà ulteriormente, perché sottoposto a controlli da parte del Fisco. Conseguentemente i contribuenti interessati dovranno aspettare il 2023 per ricevere quanto loro dovuto dall’Agenzia delle Entrate.
C’è anche da notare una ulteriore ‘condizione’ per ricevere l’accredito del rimborso 730 entro fine anno: infatti, occorre che il contribuente in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, abbia dato l’Iban per l’erogazione effettiva delle somme. Altrimenti bisognerà aspettare il primo trimestre 2024 per avere i soldi.
Dichiarazione con modello Redditi Pf, ulteriore attesa
Come detto, l’Agenzia delle Entrate comincia ad erogare i rimborsi del conguaglio 730 soltanto a dicembre e, conseguentemente, non è affatto escluso che la ricezione delle somme potrebbe slittare per molti anche ai primi mesi del 2024.
E per coloro che hanno presentato la dichiarazione con il modello Redditi Pf, i tempi sono ancora maggiori in quanto l’Agenzia inizia a versare i rimborsi solo trascorsi 6 mesi dalla scadenza del termine finale di presentazione. Non dimentichiamo infatti che il modello in oggetto va presentato, in via telematica, entro il 30 novembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo di imposta. Conseguentemente si tratta di di rimborsi erogati solo a partire dal mese di marzo/aprile.