Un messaggio Inps di qualche giorno fa ha sottolineato l’estensione termini della sanatoria contributiva Inps. Vediamo cosa cambia.
Le agevolazioni per i contribuenti non terminano di certo con la fine dell’anno, ed anzi Inps in questi giorni ha tenuto a precisare che sussiste una proroga per i lavoratori autonomi, grazie alla quale – entro l’11 dicembre prossimo – possono avvalersi del riconteggio dei contributi stralciati fino a 1000 euro, pagando tutto entro il 31 dicembre.
Una recente comunicazione dell’istituto di previdenza – il messaggio n. 4244 di questo mese – ha infatti fugato ogni dubbio per artigiani, commercianti, lavoratori autonomi agricoli e iscritti alla gestione separata INPS: scopriamo che cosa l’Inps ha chiarito in tema di sanatoria stralcio INPS e ricalcolo pensione con proroga.
Sanatoria contributiva Inps e estensione dei termini
Gli appena citati lavoratori autonomi hanno possibilità di chiedere, entro lunedì 11 dicembre, il versamento dei contributi Inps stralciati per effetto della cancellazione dei debiti entro i 1.000 euro, di cui alle cd. pace e tregua fiscale (disposte rispettivamente, dal DL 119/2018 e dalla legge 197/2022).
In concreto, slitta così di un mese il termine assegnato dall’istituto ai lavoratori autonomi, per far pervenire online la domanda per la sanatoria contributiva di cui alla legge.
Inps ha così riaperto le adesioni, con estensione dell’anteriore termine, fissato al 10 novembre scorso. In sostanza, i lavoratori autonomi avranno tempo sino all’11 dicembre prossimo per chiedere il versamento dei contributi relativi alle rottamazioni 2023 e 2018.
Le norme in materia
Il decreto Lavoro di quest’anno ha previsto – dicevamo – la possibilità di versamento della contribuzione pensionistica in relazione sia alla rottamazione 2023 (legge 197/2022, debiti dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015), sia a quella di cui al 2018 (dl 198/2018, debiti dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2010).
Ebbene questo meccanismo permette ai lavoratori autonomi – quali commercianti, artigiani, agricoli autonomi, committenti e liberi professionisti iscritti alla gestione separata dell’Inps – di non mettere a rischio la rendita pensionistica – dopo le due rottamazioni automatiche per i debiti contributivi entro i 1.000 euro.
Di fatto, le rottamazioni hanno portato alla perdita dei relativi periodi ai fini della maturazione del diritto e della misura della pensione, in quanto non vale per i lavoratori autonomi il principio dell’automatismo delle prestazioni. Grazie alla citata sanatoria disposta da Inps, invece, i contributi possono essere versati recuperando, perciò, i collegati periodi ai fini del pensionamento.
L’istituto precisa altresì che resta tuttavia identica la scadenza del 31 dicembre prossimo, per quanto attiene al pagamento integrale delle somme oggetto di riconteggio, in una sola soluzione.
Conclusioni
I lavoratori autonomi che salderanno il debito entro fine anno – anche con eventuale rateizzazione della somma dovuta – potranno non perdere i contributi Inps validi per la pensione e conseguire il ricalcolo del montante contributivo, ai fini dell’ammontare dell’assegno previdenziale versato al termine della carriera lavorativa.