L’IMU è un’imposta che il contribuente versa a determinate condizioni previste dalla legge e dai regolamenti comunali. Un caso pratico.
Il mondo delle tasse in Italia si è arricchito negli ultimi anni della cd. IMU, sigla he sta per Imposta Municipale Propria, ovvero il tributo previsto dal governo Monti nella manovra Salva-Italia del 2011. Mirato a favorire le nuove entrate fiscali nelle casse pubbliche, oggi si paga a livello comunale sul possesso dei beni immobiliari.
Ma con una precisazione importante: non si paga più sull’abitazione principale (dove c’è residenza anagrafica e dimora fisica), ma su fabbricati diversi, abitazioni principali signorili (vale a dire soltanto quelle accatastate nelle categorie “di lusso” A/1, A/8 e A/9), terreni agricoli e aree fabbricabili.
Una questione pratica potrebbe però porsi con riferimento ai contratti di locazione. Che succede a livello fiscale, in ipotesi di prima casa parzialmente locata? Va versata l’IMU oppure no? Ci sono agevolazioni a riguardo? Di seguito, in sintesi, faremo chiarezza su ciò e daremo risposta ad una domanda che non pochi proprietari di immobili, si fanno.
Non è infrequente che il contribuente dia in locazione alcuni locali della propria abitazione
principale, anche soltanto per una parte dell’anno e, specialmente, se si tratta di un immobile grande e in più piani. Pensiamo alla classica locazione di alcune stanze agli studenti universitari fuori sede, ad esempio.
Ebbene, posto che le abitazioni principali – a patto che non siano classificate nelle categorie catastali A/1,
A/8 e A/9 – sono esentate dall’assoggettamento all’IMU, l’esclusione dai tributi locali permane anche quando una parte dell’immobile sia concessa in affitto ad uno o più inquilini.
Proprio così e lo ha spiegato il Ministero dell’Economia con una utilissima FAQ del 20 gennaio 2016, rispondendo ad una domanda di un contribuente che chiedeva se il proprietario di un’abitazione che assegna alcuni spazi dell’immobile in locazione, possa godere comunque dell’esenzione IMU sulla prima casa. Ebbene, il MEF ha risposto positivamente, affermando che – pur se parzialmente locata – l’abitazione principale non perde tale destinazione e, di conseguenza, a partire dal primo gennaio 2014, si avvale dell’esenzione dall’IMU prevista in dette circostanze.
Non dimentichiamo infatti che l’IMU è applicata a partire dal gennaio 2012, e fino al 2013 è stata valida anche sull’abitazione principale.
Attenzione però, in quanto la locazione parziale dell’abitazione principale deve essere caratterizzata dal mantenimento della residenza da parte del proprietario-locatore. Quest’ultima infatti è determinante alla qualificazione di abitazione principale e dunque ai fini stessi dell’esenzione IMU.
Invece, in ipotesi di locazione complessiva dell’immobile, il proprietario – perdendo la residenza – sarebbe obbligato al versamento dell’IMU (come immobile locato) per il lasso di tempo del contratto.
Vero è infine che l’IMU è comunque gestita a livello comunale, con applicazione di dettaglio spettante ai singoli regolamenti comunali. Questi potrebbero tuttavia adottare una linea diversa dall’interpretazione del MEF.
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