È arrivato lo stop dal governo sugli affitti brevi. Il nuovo decreto legge ha messo una stretta sugli affittacamere e ha dato nuovi obblighi da rispettare: ecco che cosa sapere.
Nel corso della conversazione sul decreto legge sono stati introdotti nuovi obblighi riguardo le locazioni brevi e turistiche all’interno dell’articolo 13-ter. Una novità che ha l’obiettivo di tutelare le attività commerciali tradizionali.
Da diverso tempo il governo ha come fine di mettere ordine nel settore degli affitti brevi e affitti turistici. Con la legge n. 191 del 2023 pubblicata in Gazzetta Ufficiale ora ci sono nuove regole che riguardano gli immobili ad uso abitativo destinate a contratti di locazione con obiettivi turistici, quelli alle locazioni brevi e le strutture extralberghiere.
Il nuovo disegno di legge mira a limitare le locazioni turistiche a sostegno del settore alberghiero sempre più in crisi. È uno dei tanti provvedimenti che ha come obiettivo quello di bloccare la concorrenza a vantaggio delle attività commerciali come alberghi, B&B ed Hotel.
Affitti brevi limitati: ecco le nuove regole
Le nuove regole sugli affitti brevi si applicherebbero al contratto di locazione breve (fino a un mese) e a quello transitorio (da 1 a 18 mesi); alle locazioni di immobili che hanno una finalità turistica e a tutte le abitazioni che in qualche modo hanno una finalità turistica.
Il nuovo disegno di legge stabilisce l’obbligo dei proprietari di affittare le stanze a uso turistico per almeno due notti consecutive, questo vuol dire che una persona non può più prenotare per una notte sola. Nel caso in cui la norma viene violata, scatterà una sanzione amministrativa pesante che va da 1.000 a 5.000 euro.
È bene specificare che la prescrizione vale solamente per i comuni capoluogo delle città metropolitane, parliamo quindi di Milano, Roma, Torino, Napoli, Genova, Firenze, Messina, Palermo, Reggio Calabria, Venezia, Bologna, Catania, Bari, Cagliari.
Con l’obiettivo di disincentivare le attività commerciali di locazioni turistiche, il nuovo disegno di legge ha imposto degli obblighi che comportano un aumento dei costi per il locatore in quanto è stato stabilito che c’è l’obbligo di rispettare le norme sulla prevenzione di incendi, installando dispositivi per la rilevazione del monossido di carbonio.
L’abitazione che sarà destinata a finalità turistica per almeno due notti deve rispettare anche i requisiti igienico-sanitari e sicurezza degli impianti, altrimenti non potrà essere affittata. È stato anche determinata l’estensione della responsabilità per il pagamento dell’imposta o della tassa di soggiorno.