Fare attenzione ad alcune app, queste ricattano gli utenti attraverso i dati sensibili: ecco quali sono i rischi nell’usare alcuni servizi.
Ci sono tantissime applicazioni utili da poter scaricare. Tuttavia, alcune sono pericolose e possono mettere a rischio gli utenti. È il caso di quei servizi che usano i dati personali per minacciare le persone.
Gli ultimi anni hanno visto tantissime aziende muoversi per proteggere gli utenti e quindi aggiornare i propri servizi cercando di mettere in sicurezza i dati delle persone. Sebbene ci sia molta più attenzione alla salvaguardia dei clienti rispetto a qualche anno fa, i rischi sono ancora molteplici.
Non tutti sanno che Google ha vietato nell’ottobre 2019 i prestiti personali con un tasso annuo effettivo globale (APR) del 36% o superiore. Questo perché esistono delle app di prestiti che ricattano i mutuatari con i dati personali. Nonostante ciò, sono ancora diverse le applicazioni che operano in questo modo.
App di prestiti ricattano gli utenti: il divieto di Google
Far rispettare la politica di Google si sta rivelando difficile, soprattutto in alcuni paesi dove la sicurezza non è tra le priorità. Il rischio principale è quello di scaricare diverse app di prestiti dal Play Store, inclusa una chiamata JoyCrédito. Ciò potrebbe provocare diversi debiti in pochi mesi.
In pratica, gli utenti iniziano a ricevere tutti i giorni decine di chiamate e messaggi intimidatori da parte degli esattori e che vengono inviati dalle app di prestiti. Alcuni di questi commenti includono foto personali e implicazioni private, oltreché tutto l’elenco dei contatti. Sono state presentate centinaia di segnalazioni alle autorità competenti per quanto riguarda le tattiche di frode ed estorsione da parte dell’app che, a quanto pare, è ancora disponibile per il download.
Oltre a JoyCrédito esistono 15 app sul Play Store che violano i termini e le condizioni di Google. Tra queste, dodici applicazioni chiedono esplicitamente l’eccesso al rullino fotografico o ai contatti nei termini di servizio del Google Play Store. Altri due servizi hanno specificato l’accesso completo solo ai documenti esterni e un altro non ha fornito informazioni sull’accesso ai dati. Ci sono anche casi in cui le app raccolgono SMS e dati di registro.
L’allarme avverte gli utenti che molte di queste app minacciano gli utenti promettendo di inviare immagini personali o pornografiche a familiari e amici se il denaro non verrà mandato. Ci sono anche storie di utenti che hanno subito estorsioni solo per aver scaricato le app e non aver completato i moduli di richiesta di prestito. Google ha affermato che sta indagando sulla questione e sta collaborando con le autorità per le indagini in corso.