Il bonus animali domestici potrebbe facilitare l’acquisto di un compagno di viaggio ma esiste davvero? Ecco la verità sulla misura.
Aumentano sempre di più le persone che decidono di accogliere nella propria abitazione un animale domestico. L’arrivo di un nuovo compagno di viaggio però si lega ad un grande impegno dal punto di vista economico, che può essere ridotto grazie a delle agevolazioni che entrano pienamente in questo ambito.
Nella gestione di uno o più animali domestici non c’è solo il mantenimento quotidiano, cibo e toelettatura periodica, ma anche l’eventuali cure per garantire all’animale di essere sempre in salute. Infatti bisogna sottoporli a regolari controlli sanitari e c’è anche uno specifico protocollo di vaccinazione da seguire.
Le spese quindi sono diverse e tutte da eseguire obbligatoriamente. Per questo motivo potrebbe essere interessante approfittare di uno o più bonus che facciano sostenere le spese più facilmente. Entriamo nel merito per capire l’entità del bonus animali domestici.
Il Governo nel 2022 ha proposto l’introduzione di un bonus animali domestici, ma la proposta non ha ricevuto il via libera non venendo poi inserita nella legge di Bilancio. A livello nazionale però è presente una detrazione sulle spese veterinarie del 19%. Con questa agevolazione è possibile recuperare parte delle spese sostenute ricordando una franchigia minima di 129,11 euro e una quota massima detraibile di 550 euro.
Per poter ricevere questa detrazione non bisogna presentare alcuna domanda, ma si devono dimostrare le spese effettuate in sede di dichiarazione dei redditi. Come avviene per le spese mediche sostenute per la propria persona o quella dei familiari.
Di fatto quindi il bonus animali domestici non esiste ma alcune amministrazioni comunali prevedono un’agevolazione di questo tipo. Le misure introdotte hanno l’obiettivo di contrastare il randagismo, favorendo le adozioni e aiutando le famiglie a mantenere un animale domestico.
Il Comune di Roma predispone gratuitamente, per chi presenta un ISEE sotto i 15.000 euro, la sterilizzazione per cani e gatti, l’applicazione di microchip e l’iscrizione nell’Anagrafe degli Animali d’Affezione. Queste misure sono predisposte anche per le famiglie che al loro interno hanno una persona con un’invalidità superiore al 66%, per i titolari dell’assegno sociale e per i cittadini non vedenti con cane conduttore.
Infine da alcuni anni il Comune di Pisa ha introdotto l’iniziativa “Bonus animali d’affezione“, una misura in cui si riconosce un rimborso una tantum per le spese veterinarie sostenute. Un altro comune italiano, quello di Castel Mella in provincia di Brescia, dispone un contributo da 100 a 200 euro per chi adotta cani o gatti nei vari rifugi della zona.
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