Un inquilino che non paga le spese condominiali capita più spesso di quanto si possa immaginare. Per fortuna ci sono delle azioni per tutelarsi: ecco che cosa dice la legge.
Quando si ha un immobile di proprietà e si decide di metterlo in affitto è necessario mettere in conto che si potrebbero essere delle problematiche. Tra queste l’eventualità che l’affittuario non paghi le spese condominiali.
La preoccupazione maggiore quando si affitta una casa è quella che l’inquilino paghi il canone mensile, anche perché la procedura di sfratto è lunga e onerosa e potrebbero passare mesi prima di far valere i propri diritti. Tuttavia, è necessario sapere che ci potrebbero essere altre questioni.
Una delle seccature maggiori che potrebbe avere il proprietario dell’immobile è quello di ritrovarsi un inquilino che non paga le spese condominiali. È sicuramente una situazione poco gradevole da dover affrontare, ma ci sono alcune cose da sapere per tutelarsi.
La legge prevede che le spese condominiali spettano all’affittuario. Tuttavia, la normativa vigente, nel caso in cui l’inquilino è stato moroso, permette all’amministratore di condominio di rifarsi sul proprietario della casa. Questo perché, tutti i proprietari di un immobile, sono comproprietari delle parti comuni del condominio e quindi sono tenuti alle spese per la manutenzione di esse.
L’amministratore può riscuotere la somma dovuta entro 6 mesi dalla fine dell’esercizio gestionale nel quale c’è la quota non pagata. Il proprietario ha la possibilità di rifarsi sul locatario in un secondo momento, ovvero dopo che ha saldato il suo debito con l’amministratore condominiale e quindi aver onorato la propria posizione finanziaria con tutto il condominio.
Una volta inviata la richiesta di pagamento all’affittuario, l’inquilino ha 60 giorni di tempo per pagare le spese condominiali. Nel caso in cui la cifra non venga onorata dall’affittuario entro i due mesi pattuiti per legge, il proprietario ha diritto a chiedere lo sfratto anche in questo caso, quindi non solo per quanto riguarda il canone d’affitto.
Tuttavia, lo sfratto può essere richiesto solamente nel caso in cui si verifichino due situazioni: la prima quando il ritardo del pagamento è di almeno due mesi; e la seconda poi quando il debito delle spese condominiale supera il doppio del canone mensile di locazione. È bene ricordare che i tempi del locatore per agire nei confronti dell’affittuario sono di due anni dal giorno in cui ha inviato la richiesta di pagamento.
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