Non tutte le storie hanno avuto un lieto fine durante il percorso a Vite al Limite, alcuni protagonisti sono morti: le accuse al dottor Nowzaradan.
La trasmissione americana, trasmessa in Italia su Real Time, ha visto molte donne e uomini obesi chiedere aiuto al Dr. Now e ai suoi collaboratori per perdere peso e riuscire a dimagrire.
La location di Vite al Limite è la clinica di Houston, in Texas, dove il medico bariatrico Younan Nowzaradan segue soggetti che pesano più di 300 kg e arrivano da tutte le parti degli Stati Uniti. La maggior parte delle persone che si rivolgono a lui hanno un passato complicato e una storia drammatica alle spalle che li ha spinti ad avere un rapporto malato con il cibo.
Le cure ed il percorso che questi individui fanno all’interno dello spettacolo sono utili per tornare sulla retta via, almeno è stato così la gran parte delle volte. Ci sono stati però anche episodi spiacevoli, dove alcune persone hanno avuto delle complicazioni e non ce l’hanno fatta.
Vite al Limite, i pazienti morti durante e dopo lo spettacolo
Vite al Limite va in onda dal 2012 e Younan Nnowzaradan è stato il punto di riferimento per tantissime persone che si sono fidate di lui per riprendere in mano la propria esistenza e provare a invertire il loro destino. Nel corso degli episodi, però, non tutti sono riusciti a superare le difficoltà.
Le complicazioni di salute hanno avuto la meglio su Gina Krasley, una ragazza che ha preso parte all’ottava stagione del programma ed è venuta a mancare prematuramente all’età di 30 anni. Lo stesso destino è capitato a Henry Foots, il quale è venuto a mancare nel 2013 ed è stato tra i primi decessi all’interno della trasmissione.
A non riuscire a superare le patologie legate a un’infezione è stato Sean Miliken, il quale è morto nel 2019. L’anno dopo è toccato anche a James King, venuto a mancare a 49 anni dopo un lungo percorso all’interno della trasmissione. A soli 41 anni, invece, è morta Coliesa Mc Millian nel 2020.
Non ce l’ha fatta nemmeno Kelly Mason, venuta a mancare nel 2017; mentre un infarto è stato letale per Robert Buchel. Uno dei decessi che ha colpito di più è stato quello di James Bonner il quale si è tolto la vita nel 2018 a soli 30 anni. Una tragedia che ha spinto la famiglia ad accusare il Dr. Now.