È possibile fare richiesta della pensione provvisoria in attesa dei calcoli dell’Inps: ecco come funziona la nuova prestazione previdenziale.
Al momento della liquidazione della pensione capita sempre più spesso che si verifichi l’erogazione di una pensione provvisoria. Questa prestazione previdenziale temporanea è poco conosciuta e pone tanti interrogativi nella persone che la devono ricevere.
La pensione provvisoria è la somma erogata, per un periodo limitato, a chi presenta la domanda di pensionamento, a seguito della necessità dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps) di calcolare l’importo dell’assegno prima di concedere la versione del trattamento definitiva.
Il calcolo si basa su tutti i contributi versati, inclusi quelli relativi a eventuali ricongiunzioni, totalizzazioni, cumuli e ricostruzioni. La procedura spesso ha dei tempi lunghi e per questo prima si passa dalla pensione provvisoria e poi dalla definitiva assegnazione.
La pensione provvisoria si distingue da quella definitiva per finalità e durata. La prestazione temporanea viene erogata per un periodo limitato, spesso in condizioni di disabilità temporanea o in attesa di una decisione finale sul trattamento pensionistico. La pensione definitiva è concessa alle persone che hanno raggiunto l’età pensionabile oppure sono in possesso dei requisiti per un trattamento di vecchiaia o di invalidità permanente. Quest’ultima si mantiene stabile nel tempo mentre la provvisoria può essere soggetta a revisione.
Di solito le pensioni temporanee vengono liquidate dopo circa 60 giorni dalla presentazione della domanda, in attesa della versione definitiva del trattamento. Il periodo necessario per procedere al ricalcolo che sancisce la cifra definitiva per la pensione finale può variare da 6 mesi fino ad arrivare ad un anno.
Recentemente si è registrata una riduzione dei tempi e un miglioramento delle procedure. Dopo il ricalcolo della prestazione provvisoria, i pensionati ricevono la comunicazione per confermare l’importo da ricevere o il passaggio dallo stato temporaneo a quello definitivo.
Bisogna sottolineare che la pensione provvisoria può vedere il suo importo variare in base ai contributi ancora da versare. Prima della Riforma Fornero, il calcolo veniva effettuato tramite il sistema retributivo e considerava gli stipendi percepiti alla fine della carriera professionale. Con la nuova riforma tutto passa dal sistema contributivo, basato sul montante contributivo effettivamente versato durante gli anni di lavoro.
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