Come funziona la pensione provvisoria? La misura temporanea viene erogata con specifici criteri: cosa sapere e quali sono i beneficiari.
La prestazione previdenziale temporanea è una misura riconosciuta per uno specifico periodo di tempo, utile nell’attesa che l’Inps completi tutti i calcoli per erogare la pensione definitiva. Per questo motivo è importante comprendere come funziona e chi può riceverla.
L’Istituto di Previdenza Sociale Nazionale prima di dare il via alla pensione definitiva mette in atto una misura provvisoria. Nel frattempo l’ente procede ai dovuti calcoli per arrivare alla cifra finale, un’operazione che può andare da 6 mesi fino ad un intero anno. Questo lungo periodo viene accompagnato dalla misura provvisoria.
Alcuni pensionati infatti trovano la comunicazione su questa misura perché l’Inps deve effettuare un controllo sui contributi tramite degli uffici predisposti. Quando i calcoli saranno completi, il contribuente potrà avere degli arretrati nel momento in cui la pensione risultasse superiore a quella provvisoria. Entriamo nei dettagli per conoscere meglio questa prestazione.
Cosa sapere sulla pensione provvisoria
L’assegno della pensione provvisoria viene erogato alle persone che hanno presentato la domanda di pensionamento. In quel momento l’Inps eroga uno specifico importo provvisorio, perché ha bisogno di tempo per formalizzare la cifra corretta che permetterà di passare alla pensione definitiva. Il calcolo è molto complesso perché tiene conto: dei contributi versati, le ricongiunzioni, i cumuli, le ricostruzioni e le totalizzazioni.
In tanti casi eseguire questi calcoli richiede tempo, con una procedura che inevitabilmente si allunga e questo fa scattare il via alla pensione provvisoria. Quest’ultima poi si differenzia per la finalità e la durata, con l’erogazione che avviene anche quando ci sono condizioni di disabilità temporanea. Questa inoltre è soggetta a potenziali revisioni a differenza di quella definitiva.
Quando non si rientra nelle casistiche, la pensione definitiva viene concessa appena si raggiunge l’età per andare in quescenza o al raggiungimento dei requisiti per accedere al trattamento di vecchiaia o di invalidità permanente.
Nella maggior parte dei casi il trattamento temporaneo viene liquidato dopo 60 giorni dalla presentazione della domanda, venendo erogato fino al ricomputo definitivo. È giusto ricordare che con questa misura si sta ricevendo un pagamento iniziale. Quando l’Inps avrà finito la sua verifica, la cifra verrà ricalcolata in maniera definitiva e l’ente procederà al pagamento degli arretrati delle somme passate.