Perché il nuovo anno inizia dal 1° gennaio? La risposta a questa domanda è poco nota: scopriamo la storia dietro a questa partenza.
Considerare il 1° gennaio come giorno in cui inizia il nuovo anno è la normalità ma non tutti conoscono cosa si nasconde dietro questa data. La storia è contraddistinta da tantissimi eventi e tra questi ce n’è anche uno molto curioso e che riguarda l’apertura dell’anno successivo.
I Romani sono stati i primi a stilare un calendario che inizialmente era composto da 355 giorni, sulla base dei cicli lunari. Le testimonianze sottolineano che questo calendario lunare sia stato sviluppato da Numa Pompilio, successore di Romolo.
L’anno iniziava a marzo per la devozione verso Marte, dio della guerra e quattro mesi dell’attuale calendario derivano da quello: settembre, ottobre, novembre e dicembre. Questi hanno mantenuto i nomi corrispondenti al loro rango iniziale: setto, otto, nove e dieci ma sono stati modificati con il tempo.
Arrivando al 46 a.C si apre la strada verso il calendario come lo conosciamo oggi, con l’inizio stabilito per il 1° gennaio. La decisione sul mese di Giano è stata presa da Giulio Cesare e la sua indicazione ha dato vita al calendario “giuliano” su base del ciclo solare e struttura un anno su 365 giorni. La Chiesa poi si appropriò della data del 1° gennaio nel 352 sulla base del fatto che corrispondeva alla circoncisione di Gesù, otto giorni dopo la sua nascita.
Rimanendo in tema religioso ci sono usanze diverse: l’inizio dell’anno viene celebrato alle volte il 25 dicembre, alle volte il 1° gennaio e altre il 1° marzo. Alla fine del Medioevo varie riforme completarono il processo di standardizzazione del calendario. Si arriva così al 1582 con la riforma gregoriana che impose il calendario gregoriano, usato ancora oggi.
Il cambiamento è stato deciso per correggere il ritardo presentato dal calendario giuliano. Al momento della riforma infatti il ritardo aveva già raggiunto i 10 giorni. Per colmare questi giorni, il passaggio tra il calendario giuliano e quello gregoriano fu adottato in questo modo: il giorno dopo giovedì 4 ottobre 1582 (giuliano) diventò il 15 ottobre 1582 (gregoriano). Quest’ultimo calendario conserva la struttura principale del precedente con la divisione in 12 mesi e 4 settimane ma c’è una differenza da considerare: gli anni bisestili.
L’introduzione degli anni bisestili permette di correggere lo spostamento del calendario dalle date degli equinozi. È stato l’Editto del Rossiglione del 1564 a fissare il 1° gennaio come inizio dell’anno in tutta la Francia, con la data applicata nel 1622 in tutti gli Stati cattolici. Tuttavia, non tutti i paesi iniziano il nuovo anno il 1° gennaio come dimostra la Cina e il suo Capodanno tra il 21 gennaio e il 20 febbraio oppure il capodanno ebraico che cade in autunno.
Il bonifico postale è uno strumento molto utile per trasferire denaro. Vi spieghiamo come si…
Nel 2025 verranno applicati nuovi metodi di calcolo delle pensioni? Ecco come raggiungere un importo…
La muffa in bagno è un problema? Scopri come eliminarla in pochi minuti con un…
Il Decreto Coesione ha introdotto delle fondamentali agevolazioni per sostenere l'occupazione delle categorie più a…
Pasta Eurospin, chi la produce veramente? Attenzione agli scaffali: cosa controllare per scoprire la vera…
Se abiti in condominio devi rispettare precise regole per gli addobbi di Natale, per scongiurare…