Si sta diffondendo una pericolosa truffa al telefono che può colpire in qualsiasi momento. Evita di dire questa parola: i rischi sono tanti.
I malintenzionati cercano di colpire in ogni momento e con qualsiasi mezzo a loro disposizione. Nel corso del tempo sono sempre più emerse delle truffe online, ma anche quelle al telefono non calano minimamente di intensità e vengono messe in atto anche dai call center.
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Nella truffa al telefono che sta preoccupando sempre più persone tutto passa dal dire o meno una singola parola, anche se la domanda che ci è stata posta non è inerente ad attivare un’offerta o un contratto. Queste situazioni stanno aumentando giorno dopo giorno ed è necessario dunque conoscere come comportarsi per evitare problemi.
La truffa del sì porta a sottoscrivere un contratto anche se l’utente non aveva intenzione di farlo. Tutto avviene in pochi secondi e passa dal dare una risposta affermativa ad una domanda, anche non inerente all’attivazione di un’offerta. Vediamo quindi come funziona questa truffa e come difendersi.
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Truffa del sì su luce e gas: come funzionano e come difendersi
La truffa del sì riguarda il settore dell’energia elettrica e quello del gas. Di recente si è registrato un aumento dei consumatori truffati con la parola “sì“, in risposta a delle domande apparentemente innocue da parte degli operatori dei call center.
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In questa truffa, il call center ha solo l’obiettivo di estorcere all’utente un “sì”. Quel “sì” viene poi montato nella registrazione vocale in modo che sia usato per attivare la truffa e il conseguente contratto. Ragion per cui, per evitare di cadere nella trappola non bisogna mai rispondere in maniera affermativa ad alcuna domanda degli operatori.
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Nel caso ci si accorga di essere stati truffati bisogna procedere immediatamente con una denuncia o inviare una raccomandata A/R disconoscendo il contratto firmato vocalmente con un “sì” dato tramite telefono. In altri casi ci si può rivolgere all’associazione dei consumatori per farsi aiutare.
Oltre a non rispondere mai affermativamente, bisogna stare attenti anche a queste informazioni che possono far comodo ai truffatori della frode del “sì”:
- Dati anagrafici;
- Il codice fiscale;
- Codice POD e/o PDR, questi sono codici univoci che identificano l’impianto per il prelievo dell’energia elettrica e del gas;
- L’IBAN.