I supermercati offrono tantissima scelta, ma alle volte i cibi presenti non sono all’altezza della situazione: ecco quali sono.
La vita di tutti i giorni non ci consente sempre di metterci ai fornelli ed eseguire le ricette alla perfezione con i prodotti alimentari migliori. Spesso per mancanza di tempo, e soprattutto per comodità, si preferisce acquistare degli alimenti semplici da consumare.
Non è insolito riempire il carrello con prodotti senza pensare a cosa hanno all’interno e se fanno male alla salute. Sottovalutare i cibi che poi si vanno a consumare è un serio problema da modificare dato l’impatto che hanno questi prodotti sull’organismo.
Per questo motivo diventa fondamentale conoscere gli alimenti se non da evitare, almeno da ridurre in modo considerevole. Vediamo insieme quali sono i prodotti che sarebbe meglio non inserire nel carrello della spesa.
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I cibi da evitare al supermercato: possono rappresentare un problema per la salute
Il carrello della spesa è composto anche da prodotti industriali che bisognerebbe consumare con moderazione. Il primo che può venire in mente sono i wurstel che vengono separati con gli scarti di lavorazione di animali come il pollo e il tacchino, sciroppo di mais, conservanti, aromi di ogni genere e tanto sale. Questi, soprattutto se mangiati crudi, sono i peggiori prodotti in assoluto.
Dopo i wurstel troviamo pane e cracker che industrialmente sono impastati con ingredienti che migliorano il gusto ma, al tempo stesso, sono pericolosi per la salute come il bromato di potassio, lo sciroppo di fruttosio e L-cisteina, un agente ammorbidente realizzato in laboratorio. Nel comparto dei farinacei c’è anche la pizza surgelata che al suo interno segnala conservanti e addativi, oli raffinati e formaggi fusi e salumi di bassa qualità.
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A proposito dei formaggi fusi e filanti, questi sono erroneamente ritenuti alimenti magri ma al loro interno ci sono vari grassi saturi. Inoltre, nella grande distribuzione è possibile il riciclo e l’impasto di formaggi dalla dubbia provenienza.
Spesso si tende a comprare patatine fritte surgelate, che al loro interno presentano un’alta quantità di grassi e pre-cucinate con oli riutilizzati. Consumarle conduce all’assunzione di acrilamide, sostanza che si forma durante il processo di cottura a temperature alte negli alimenti ricchi di carboidrati.
Infine, attenzione anche ai cereali da colazione perché prima del prodotto finale, il chicco di mais è sottoposto a dei processi chimici a base di soda caustica e sciroppo sapidizzante.