Per il 2024 il bonus mobili vede cambiare il suo importo massimo detraibile: scopriamo come ottenere la misura.
L’acquisto di mobili per la casa può passare anche dalla fruizione del bonus mobili, tramite una detrazione fiscale al 50% collegata alla ristrutturazione. Questa misura è confermata anche per quest’anno ma con un importo massimo detraibile diverso rispetto al passato.
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Tra le varie detrazioni fiscali che si possono ottenere eseguendo dei lavori sulla propria abitazione c’è anche il bonus mobili. Questa misura entra in scena a seguito dell’acquisto di nuovi oggetti e di grandi elettrodomestici. Mentre non può essere attivato per l’acquisto di porte, pavimenti, tende, tendaggi e altri elementi di arredo.
La misura sui mobili è davvero interessante perché consente di poter gestire meglio i lavori che stanno avvenendo in casa. Entriamo nel dettagli per capire qual è l’importo detraibile di quest’anno e quali sono le condizioni per ottenerlo.
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Come ottenere il bonus mobili: le condizioni e il nuovo importo detraibile
Il bonus mobili è stato confermato anche per il 2024 ma con un importo detraibile massimo pari a 5.000 euro invece di 8.000 euro del 2023. La misura mette in atto una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici, con quest’ultimi che devono avere una classe non inferiore alla A per i forni, alla E per le lavatrici, le lavastoviglie e le lavasciugatrici, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
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Per ottenere l’agevolazione è fondamentale realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia sulle singole unità immobiliari residenziali sia su aree comuni di edificio, sempre residenziali. Questa operazione deve essere iniziata dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
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La condizione principale per ricevere il bonus mobili è procedere ad un intervento edilizio come:
- Ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
- Manutenzione straordinaria, risanamento conservativo e restauro, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori ordinari su singoli appartamenti, come la tinteggiatura di pareti e soffitti, non danno diritto al bonus;
- Manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali;
- Restauro, risanato conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti completi fabbricanti eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie. Inoltre, entro 18 mesi dalla fine dei lavori l’immobile deve essere venduto o assegnato.
Il bonus può essere ottenuto indicando le spese effettuate nella dichiarazione dei redditi, nel modello 730 o nel modello Redditi persone fisiche. Spetta unicamente ai contribuenti che ricevono la detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.