I contribuenti nel regime forfettario o di vantaggio non sono più tenuti a ricevere la Certificazione Unica: tutto sulla nuova riforma.
Per i regimi forfettari e di vantaggio decade l’obbligo della Certificazione Unica grazie al Decreto Semplificazione per gli Adempimenti Fiscali, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 12 gennaio e disciplinato all’articolo 29 del Decreto Legislativo n. 1 del 2024. La novità è sorta come diretta conseguenza del nuovo Sistema di Interscambio (SDI).
A partire dal 2024, i contribuenti in regime di vantaggio e forfettario sono passati obbligatoriamente alla fatturazione elettronica, procedura che proprio tramite l’SDI rende disponibili all’Agenzia delle Entrate le informazioni relative ai guadagni ottenuti ed elargiti. Proprio per questo motivo, la compilazione della Certificazione Unica è, di fatto, superflua.
Il Decreto ha anche modificato l’articolo 4 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 322 promulgato il 22 luglio 1998, tramite l’inserimento di un nuovo paragrafo. Questo esplicita l’esenzione dei contribuenti in regime dei minimi e dei forfettari dalla compilazione della Certificazione Unica. Entriamo nei dettagli e vediamo cosa comporta il provvedimento con riferimento all’anno d’imposta 2023 e le principali novità.
I contribuenti erano soggetti all’emissione della Certificazione Unica per la dichiarazione delle somme corrisposte ai forfettari. Questo obbligo sarà ancora presente per la dichiarazione dei redditi riferita all’anno 2023. Tuttavia, non dovendo applicare la ritenuta d’acconto ai lavoratori forfettari o minimi dai quali hanno ricevuto fattura, non dovranno inviare il modello 770.
Complessivamente, il provvedimento di semplificazione riguarda oltre i 2 milioni di contribuenti che esercitano con inquadramento in regimi fiscali agevolati. Questi relativamente all’emissione della Certificazioni Uniche 2025 non dovranno più inviare la documentazione dei compensi corrisposti nel corso dell’anno fiscale 2024.
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Per quest’anno la scadenza per la consegna della Certificazione Unica ai lavoratori è stata fissata al 18 marzo 2024, con la possibilità di proroga al prossimo 31 ottobre di quest’anno. Tra le altre novità messe in campo dal Decreto c’è l’aumento della soglia dei fringe benefits a 3.000 euro per i professionisti con figli a carico, introdotta la tassazione agevolata per i dipendenti del settore del turismo, con implementazione anche del trattamento integrativo speciale. Infine, c’è da segnalare la riduzione dell’Irpef per i lavoratori del settore della difesa e della sicurezza.
Dunque, la nuova disposizione rappresenta una grande semplificazione per tanti contribuenti. Un passaggio fondamentale con il passaggio definitivo alla fatturazione elettronica.
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