Marmellate sugar free, cosa contengono? Cosa sapere per una scelta consapevole

Pubblicato il giorno

da Giovanni Cristiano

nella categoria: Lifestyle

Cosa contengono le confetture e le marmellate senza zucchero? Cosa sapere per una scelta consapevole e senza errori.

I consumatori negli ultimi anni sono andati sempre più alla ricerca di prodotti salutari e che riescono a dare benefici all’organismo. Questa ricerca ha portato i supermercati ad accogliere prodotti che riuscissero a soddisfare tale esigenza di benessere.

Marmellata sugar free: cosa contengono
Il falso mito delle marmellate sugar free – (Machedavvero.it)

Le opzioni in tal senso sono davvero tante e può capitare che un prodotto lanci dei messaggi non proprio chiari, come nel caso delle confetture e marmellate senza zucchero. Questa definizione è stata dibattuta per tanto tempo, ora regolamentata per legge, ma sembra continuare a catturare l’attenzione generale perché la frutta è vista come parte importante di un’alimentazione genuina.

La marmellata sugar free, però, è protagonista di un falso mito, sia per quanto riguarda quella fatta in casa sia per quella disponibile tra gli scaffali dei supermercati. Vediamo perché questo prodotto non riesce a mantenere la promessa di essere senza zucchero.

LEGGI ANCHE -> Gli errori da non commettere con l’olio extravergine d’oliva: li fai anche tu 

Marmellata senza zucchero: la verità su cosa ci sia all’interno

Si è soliti definire marmellata in maniera generalizzata, ma seguendo la terminologia corretta la marmellata è quella in cui ci sono gli agrumi mentre la confettura riguarda gli altri tipi di frutta. Entrambe sono una mescolanza di acqua e zuccheri, così è definita nel Decreto Legislativo 50 del 20 febbraio 2004, che regola la produzione.

La verità delle marmellate e confetture senza zucchero
Non possono esistere marmellate senza zucchero – (Machedavvero.it)

Quanto emerge dal Decreto Legislativo sottolinea il fatto che lo zucchero è un elemento imprescindibile per questa tipologia di preparazione in quanto svolge tre passaggi importanti: dolcifica, gelifica e conserva. A tal punto che nel Decreto 50/2004 si specifica una quantità minima di almeno il 45% del totale se il prodotto riporta la dicitura in cui si consiglia la conservazione in frigo dopo l’apertura.

LEGGI ANCHE -> Evitare di comprare e mangiare i polli broiler, ecco qual è il motivo: così li riconosci

Ad ogni modo, per un giusto equilibrio gli zuccheri non devono essere sotto il 35%, in altro modo diventa una composta che prevede la combinazione di un’alta concentrazione di frutta e pochi zuccheri.

L’equivoco nasce dal fatto che quando si pensa allo zucchero, si associa subito al saccarosio, il classico zucchero da tavola. La sua assenza portava tanti brand a slogan del tipo “senza zucchero” o “senza zucchero aggiunto“. Il saccarosio però non è l’unico zucchero ma si affianca ad altri come il fruttosio o lo sciroppo di glucosio e surrogati.

Nelle marmellate ‘light’ è facile trovare dei dolcificanti, naturali o artificiali, con zero calorie: dall’aspartame alla stevia, questi sono utilizzati per la loro capacità di donare dolcezza anche in piccole quantità. Naturalmente, ogni elemento deve comparire nell’etichetta, che va controllata per evitare qualsiasi fraintendimento.

Gestione cookie