Tanti italiani potrebbero perdere il diritto alle rate con cui approcciare le rottamazioni: tutto sulle recenti novità.
Arrivano novità sul fronte delle rottamazioni delle cartelle esattoriali, e non si tratta di notizie positive. Il Governo sembra intenzionato a riformulare i termini della sanatoria per i cittadini che non sono riusciti a rispettare le ultime due date del 31 e del 30 novembre.
Negli ultimi anni lo Stato ha consentito di affrontare le cartelle esattoriali tramite le rottamazioni al saldo e stralcio oppure con la cancellazione d’ufficio di alcuni debiti diventati troppo vecchi. A queste misure si è abbinato il metodo delle rateazioni ordinarie delle cartelle.
L’importante sostegno per i contribuenti indebitati con il Fisco però potrebbe decadere in alcuni casi. A tal proposito l’Agenzia delle Entrate ha fornito spiegazioni su quali casi si arriva all’annullamento delle rate per chi ha commesso un errore con la rottamazione delle cartelle.
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La mancanza di un canale aperto per le rottamazioni, ha condotto nei guai tantissimi contribuenti, come per esempio quelli che non sono riusciti ad associarsi alle precedenti rottamazioni e sono in attesa delle nuove.
A questi contribuenti si associano chi ha subito la decadenza dai precedenti piani e che non può più richiedere una nuova partecipazione. E poi c’è la novità che rischia di mettere da parte in un solo colpo tutte le opzioni di uscita dei contribuenti che hanno avuto dei problemi in passato.
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Ci sono persone che hanno visto decadere la rottamazione, generando delle rate che non posso essere saltate. A questi contribuenti si affianca chi ha perso il diritto alla rateizzazione ordinaria per aver saltato un determinato numero di rate. Per le regole attuali, chi salta 8 rate di un vecchio piano di dilazione (pure se con rate non consecutive) vede decadere il diritto al pagamento suddiviso a rate.
In questo caso tutto il debito deve essere obbligatoriamente pagato in un’unica soluzione. Questo scenario si riferisce ai piani di rateizzazione relativi a domande presentate dopo il 16 luglio 2022 e anche nell’ipotesi di mancato versamento delle somme dovute per la definizione agevolata.
Insomma, molti contribuenti italiani devono stare attenti a queste indicazioni per non perdere il diritto alle rate sulla rottamazione. Il pagamento in un’unica soluzione spesso non è possibile ed è per questo che bisogna cercare sempre di essere a conoscenza delle disposizioni fornite dalla legge.
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