Tanti sono i momenti imbarazzanti accaduti al Festival di Sanremo in questi anni, ve li ricordate tutti? Ecco i più memorabili.
In 73 anni del festival della canzone italiana si sono verificati dei momenti che molto difficilmente si riusciranno a dimenticare. Si tratta di quei momenti non previsti dai conduttori e dagli autori, eventi fuori copione che ancora oggi vengono ricordati dai telespettatori.
La prima edizione del Festival di Sanremo risale al 1951. Tuttavia, per conoscere quali sono stati i 3 momenti più imbarazzanti della storia della kermesse musicale non bisogna andare così tanto indietro. Alcuni avvenimenti, infatti, sono accaduti in tempi più recenti, uno di questi anche in una dei cinque festival targati Amadeus, ma non mancano quelli che hanno coinvolto Pippo Baudo, conduttore storico della competizione canora.
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I 3 momenti più imbarazzanti della storia di Sanremo
Al primo posto tra i momenti più imbarazzanti ed epici della storia del Festival di Sanremo troviamo l’incursione nel 1992 sul palco del “disturbatore” Mario Appignani, soprannominato come “Cavallo Pazzo”. L’uomo irruppe all’Ariston in diretta e davanti Pippo Baudo gridò: “Questo Festival è truccato, lo vince Fausto Leali”, in realtà l’interprete arrivò nono e la kermesse la vinse Luca Barbarossa.
In molti probabilmente ricorderanno del momento in cui Molko dei Placebo tentò di fracassare un amplificatore con la chitarra nel 2001. Era il Festival di Raffaella Carrà e il leader del gruppo e gli altri membri furono inondati dai fischi provenienti dalla platea che non aveva apprezzato affatto quella performance. Prima di lasciare il palco, il frontman rispose ai vari insulti con un inchino.
In terza posizione non potevano che esserci Bugo e Morgan a Sanremo 2020, quando l’ex leader dei Bluevertigo decise di modificare il testo della loro canzone in gara rivolgendolo contro il collega che rispose lasciando il palco e abbandonando così l’esibizione. Amadeus incredulo come tutto il pubblico. Un momento passato alla storia della kermesse, almeno tanto quanto la frase “Le brutte intenzioni, la maleducazione…”.
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Questi momenti sono rimasti cristallizzati nella storia del festival della canzone italiana, anche grazie al contributo dei social media e della Gen Z desiderosa di scoprire che cosa è accaduto nelle edizioni passate dell’evento musicale più atteso dell’anno.