Anche nel 2024 è possibile richiedere il bonus mobili ed elettrodomestici. Ecco le novità, cosa cambia e a chi spetta l’incentivo.
Tanti sono i benefici previsti per le famiglie italiane che hanno l’opportunità di chiedere bonus per poter affrontare delle spese importanti e difficilmente da sostenere.
L’agevolazione in questione è una detrazione IRPEF con aliquota al 50% rivolta ai contribuenti che decidono di acquistare i mobili o i grandi elettrodomestici di classe energetica elevata. Parliamo di oggetti destinati ad arredare la casa in fase di ristrutturazione agevolata con dei bonus fiscali e che non sono inferiori alla classe A per l’acquisto di forni, alla classe E per lavatrici, lavastoviglie e lavasciugatrici, mentre la classe F riguarda i frigoriferi e i congelatori.
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Bonus mobili ed elettrodomestici 2024: come funziona
È stato fissato a 5mila euro il tetto massimo di spesa per ricevere il bonus mobili ed elettrodomestici, una cifra che è diminuita rispetto allo scorso anno. Nel rimborso sono comprensive anche le eventuali spese di trasporto e montaggio. Sono rimasti invariati gli altri requisiti, tra questi c’è anche l’obbligo di Comunicazione ENEA nei casi che sono previsti.
Per avanzare la richiesta dell’agevolazione è importante che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione sia precedente a quella in cui vengono sostenute le spese per l’acquisto degli elettrodomestici e dei mobili. Questa data dovrà essere provata da abilitazioni amministrative oppure comunicazioni richieste dalle norme edilizie, se obbligata anche dalla comunicazione preventiva all’ASL o dalla dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà per i lavori.
Il contribuente che sta eseguendo i lavori di ristrutturazione su più immobili avrà diritto al bonus più volte in quanto l’importo massimo di spesa riguarda solo una unità immobiliare, quindi ha la facoltà di richiedere il beneficio in più di un’occasione. L’ultimo requisito necessario per ottenere la detrazione è fare i pagamenti con carta di debito o credito o tramite bonifico.
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Ricordarsi che non bisogna pagare con i contanti, con gli assegni bancari o altri mezzi. La detrazione IRPEF, che sottolineiamo ancora una volta essere del 50% e fino a un massimo di 5mila euro, deve essere suddivisa in 10 rate annuali uguali. Per ottenere l’agevolazione è importante che si sia la documentazione delle spese nella dichiarazione dei redditi.