Le saponine sono delle sostanze presenti in alcuni alimenti e che potrebbero essere dannose: ecco cosa sapere.
Le saponine sono delle sostanze presenti in determinati alimenti e che, secondo gli esperti, possono essere dannose per l’organismo. Su questo elemento si dibatte molto, perché molti lo considerano nocivo mentre altri affermano che non faccia così male.
In alcuni prodotti alimentari che si consumano ogni giorno sono presenti le saponine, nome che deriva dal latino sapo (sapone) con un evidente riferimento alla schiuma emersa dalla sostanza una volta a contatto con l’acqua.
La certezza sulla loro sicurezza non è assoluta mentre l’utilizzo in ambito industriale è assolutamente certo. Non avendo alcuna sicurezza in ambito alimentare, è adeguato eliminare le saponine dagli alimenti che le contengono con un procedimento semplicissimo.
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Dove si trovano e come eliminare le saponine dagli alimenti
Le saponine sono delle sostanze di origine vegetali, nello specifico dei glicosidi terpenici di natura glucosica la cui caratteristica è l’intensa azione tensioattiva. Sono all’interno di tante piante, di cui possono costruire anche il 30% del peso secco, e servono per proteggerle dall’attacco di microrganismi, funghi o altri predatori dal sapore amaro.
Tra gli alimenti in cui ci sono le saponine troviamo la soia, l’avena, i legumi, la quinoa ma anche il basilico, il vino, gli spinaci e l’aglio. Questa sostanza è facilmente rintracciabile perché crea della schiuma biancastra quando l’alimento entra in contatto con l’acqua.
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Come evidenziato in precedenza, le saponine possono avere degli effetti sull’organismo a seguito della sua natura repellente. Per questo motivo, si continua a dibattere sulle reali conseguenze che questo elemento può mettere in campo. C’è chi sostiene che le saponine possano distruggere i globuli rossi nel sangue e provocare mal di stomaco e altri sintomi, e chi afferma che questi effetti collaterali siano possibili solo nel momento in cui la molecola resti intatta, cosa impossibile dato che il processo digestivo va a disgregare le saponine facendole diventare innocue.
Per evitare qualsiasi problema è consigliabile ripulire gli alimenti dalle saponine, così da ridurre notevolmente la loro presenza. Il metodo più efficace è usare l’acqua fredda mettendo in ammollo l’alimento e lasciandolo a riposo per circa due ore, ricordando di cambiare l’acqua dalle due alle tre volte. Dopo l’ultimo ammollo, l’alimento deve essere risciacquato per bene così da eliminare un’alta quantità di saponine. Ancora meglio se il prodotto alimentare va poi in cottura perché il processo eliminerà quasi ogni traccia di queste sostanze.