Il test sulle creme solari ha evidenziato un risultato sorprendente: non tutte proteggono come indicato in etichetta, ecco i risultati.
L’esposizione al sole non deve mai avvenire in maniera eccessiva e senza alcuna protezione. Per questo motivo è necessario affidarsi ad una buona crema solare con indice di protezione (SPF) adeguato al proprio fototipo, già sapendo che nessuna è in grado di filtrare totalmente i raggi UV.
In vista dell’estate, Altroconsumo ha deciso di testare 12 creme solare per valutare il loro livello di protezione. L’analisi condotta ha dato un risultato non propriamente positivo dato che 5 delle 12 creme solari per il viso con SPG 50 o 50+ non proteggevano quanto promesso.
La protezione misurata in laboratorio corrisponderebbe ad un indice di protezione SPF 30, quindi al di sotto del parametro dichiarato. Entriamo nei dettagli per scoprire quali creme non proteggevano quanto espresso in etichetta.
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L’analisi di Altroconsumo è derivata dall’applicazione di un nuovo metodo (Hybrid Diffuse Refletance Spectroscopy) più etico rispetto al metodo standard ISO per la verifica dell’SPF, dato che quest’ultimo prevede che le persone vengano sottoposte a radiazioni che provocano eritemi. Il nuovo metodo irradia poco la pelle dei volontari e non provoca danni. Dal test si sono segnalate in negativo queste 5 creme solari viso:
Dopo i primi risultati, per avere la certezza di tale scenario, gli esperti di Altroconsumo hanno ritestato i prodotti citati secondi gli standard ISO correnti e i dati sono stati confermati. Ora l’associazione segnalerà questi prodotti al Ministero della Salute e all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM).
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Nell’economica del test l’efficacia protettiva dai raggi UVB e UVA rispetto al grado di protezione dichiarato è stato considerato il parametro più importante, che ha avuto un peso del 65%. La prova d’uso dei consumatori ha pesato un 20%, mentre quello sull’impatto ambientale del 10%. Infine, la valutazione dell’etichetta ha inciso per il 5%. La presenza di ingredienti sconsigliati nella formulazione è stata considerata limitante sul giudizio di qualità complessivo, così come lo è la bocciatura nelle prove di protezione solare.
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