Aumentano di numero le truffe tramite email che evidenziano un accertamento fiscale. Per evitare problemi attenzione a questi dettagli.
I pericoli della rete sono molteplici e tendono a colpire nei modi più impensabili. È ormai noto che gli hacker inviano delle comunicazioni alle potenziali vittime che hanno l’obiettivo di rubare i dati personali e i soldi presenti sul conto corrente. Questa volta a prende campo è un tentativo di truffa via email e che evidenzia un accertamento tributario, naturalmente fasullo.
L’accertamento tributario fasullo rientra nella nuova campagna di email di phishing con il logo del MEF o dell’Agenzia delle Entrate. In questo modo i malintenzionati cercano di raggirare i contribuenti italiani. Oltre all’accertamento fiscale, la comunicazione può prendere il titolo di “Consultazione“.
Queste comunicazioni non provengono dagli enti finanziari e per questo motivo bisogna conoscere i dettagli per evitare di cadere in trappola. Di seguito tutte le informazioni utili per mettere da parte la truffa per accertamento fiscale.
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Truffa accertamento fiscale: come difendersi
Le numerose email che sono circolate in queste settimane sono false e non provengono dall’Amministrazione finanziaria. Questo punto può essere facilmente notato fin da subito, tramite l’indirizzo di posta elettronica del mittente. Le email, infatti, non arrivano da indirizzi istituzionali ma privati, come ad esempio gmail.com.
Il finto accertamento tributario si rende ancora più chiaro grazie alla presenza di questi elementi:
- Loghi dell’Agenzia delle Entrate e del MEF;
- Senso di urgenza;
- Errori grammaticali, di punteggiatura e omissioni;
- Firma di un soggetto istituzionale che non appartiene all’Amministrazione finanziaria;
- Minaccia di eventuali azioni legali, pecuniarie e pene detentive.
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Gli utenti che rispondono alla comunicazione potrebbero ricevere ulteriori email con prospetti di calcolo relativi a sanzioni penali e con coordinate bancarie per eseguire il pagamento delle stesse. Come sempre, il consiglio è di non cliccare su nessun link e di cestinare immediatamente l’email. Inoltre, è anche possibile segnalare agli enti in questione l’arrivo di queste comunicazioni fasulle.
L’avviso pubblicato lo scorso 29 febbraio sul sito dell’Agenzia delle Entrate spiega maggiormente i dettagli di questa nuova campagna di phishing. Ad ogni modo, i dettagli descritti permettono di non correre alcun pericolo nel caso di arrivo di queste comunicazioni e di poterle gestire al meglio.