Dall’UE sono in arrivo delle novità che cambieranno alcune informazioni su confetture, miele e succhi di frutta: occhio a questo dettaglio.
Confetture, miele e succhi di frutta rientrano nella colazione di tantissime persone al mondo. La scelta di puntare su questi ingredienti non è affatto casuale dato l’importante apporto che donano all’organismo. Proprio questi prodotti però subiranno un cambiamento deciso dall’Unione Europea.
L’Unione Europea sembra essere decisa ad apportare delle significative modifiche su questi tre prodotti molto importanti in ambito alimentare. A comunicare i possibili cambiamenti è stato l’avvocato Massimiliano Dona con un video condiviso tramite i suoi social.
Il cambiamento di cui si parla in queste ultime settimane riguarderebbe l’etichettatura di questi tre prodotti. Entriamo nei dettagli per capire meglio cosa potrebbe cambiare nel corso di questi mesi.
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Massimiliano Dona ha condiviso tramite i suoi social dei possibili cambiamenti che l’Unione Europea starebbe pensando di apportare sull’etichetta di marmellate, miele e succhi di frutta. In questo modo si andrebbe anche a chiarire qualche aspetto inerente ai prodotti.
Partiamo dalle marmellate e le confetture di frutta che con questa nuova direttiva prevedono un incremento del contenuto minimo di frutta, nelle confetture con 100 gr. in più per chilogrammo e nelle confetture ‘extra’. In questo modo si sposta il limite minimo di frutta a 450 grammi per le confetture e 500 gr. per quelle ‘extra’.
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Per il miele cambierà la tutela dell’informativa ai consumatori con l’obbligo di mostrare in etichetta tutti i paesi d’origine della materia prima, con le percentuali specifiche.
Sui succhi di frutta si metterà ordine tra le etichette che spesso dichiarano l’assenza di zuccheri. Con la ‘Direttiva colazione‘ sarà possibile scegliere cosa mostrare in etichetta: un prodotto con solo zuccheri naturali oppure uno con ridotto contenuto di zucchero ma solo se è stato eliminato almeno il 30% degli zuccheri presenti in natura.
Insomma, la proposta dell’Unione Europa potrebbe fornire una grande mano ai consumatori e chiarire meglio come sono realizzati questi tre prodotti. Nelle prossime settimane si capirà meglio se questa direttiva sarà definitivamente approvata.
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