Attenzione alle diciture Dop e Igp perché l’UE sta per cambiare le regole di queste due diciture: le indicazioni dell’esperto.
La spesa al supermercato è contraddistinta da vari fattori, tra cui la presenza sui prodotti della dicitura Dop o Igp. Per i consumatori che preferiscono acquistare prodotti con chiare indicazioni geografiche c’è una novità in arrivo dall’Unione Europea.
L’UE è sempre al lavoro per fornire ai cittadini della zone europea un ambiente sempre più sicuro e protetto, anche sul piano alimentare. In questo caso, l’attenzione è finita sui tanti prodotti che segnalano la certificazione Dop o Igp, come il prosciutto crudo di Parma, la mozzarella di bufala, il Grana Padano e tanti altri ancora.
Su tanti prodotti qualcosa sta per cambiare, vediamo insieme i cambiamenti che ha intenzione di fare l’Unione Europea. Partendo dalla differenza tra i due loghi che tanto spesso si vedono al supermercato.
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Alcuni prodotti del supermercato presentano un logo giallo e rosso con la dicitura ‘Denominazione D’Origine Protetta‘ (Dop), questo vuol dire che quel preciso alimento si lega a dei fattori naturali, come il clima, e fattori umani. Il marchio Dop assicura ai consumatori che tutta la produzione, la trasformazione ed elaborazione del prodotto avvengano in quell’area.
I prodotti Igp, invece, evidenziano una produzione ad “Indicazione Geografica Protetta“. Anche questi sono collegati ad un’area geografica, ma a differenza della Dop è sufficiente che solo una delle tre fasi tra produzione, trasformazione ed elaborazione avvenga in quella zona geografica limitata.
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Si può dire, quindi, che l’Igp garantisce un po’ di meno ai consumatori perché il prodotto potrebbe essere preparato in una determinata area geografica ma con una materia prima con un’origine diversa, a differenza dei prodotti Dop.
In questo contesto rientra la novità annunciata da Massimiliano Dona in merito a questi prodotti. L’esperto ha sottolineato di come sia stato approvato un nuovo regolamento grazie ad un’iniziativa italiana. Queste nuove indicazioni vanno a migliorare la tutela dei consumatori, scongiurando i casi di evocazione come l’aceto balsamico sloveno e tanti altri. In futuro non sarà possibile ricalcare, neanche in parte, una denominazione d’origine.
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