Non tutti devono pagare la TARI. Alcune famiglie con un determinato reddito ISEE hanno il bonus: ecco a chi spetta e come richiederlo.
Sappiamo molto bene che l’imposta sui rifiuti va pagata ed è una delle tante forme di contributo per le opere di pulizia e smaltimento dei rifiuti urbani. La quota non è uguale per tutte le famiglie in quanto questa viene stabilita attraverso diversi parametri.
Tutti i cittadini privati o imprese hanno il dovere di versare la tassa a seconda del tipo di immobile residenziale o attività, numero di componenti, superficie eccetera. Esattamente come accade per le bollette della luce o del gas, anche nel caso della TARI ci sono delle agevolazioni dedicate a coloro che sono in difficoltà economica. Non parliamo di veri e propri bonus una tantum ma a misure di sconto variabili che in alcuni casi potrebbero portare all’azzeramento della tassa.
LEGGI ANCHE -> Come non pagare l’IMU per la seconda casa? Il trucco per risparmiare
Non pagare TARI: ecco qual è ISEE che serve
Lo sconto per la tassa sui rifiuti non avviene in maniera automatica, a differenza di quanto si vede con le bollette di luce e gas. Coloro che hanno un ISEE basso possono ottenere degli sconti ma ciò dipende dal Comune di residenza, questo perché non c’è una procedura unica per tutti ma ci potrebbero essere delle differenze notevoli tra una città e l’altra.
In linea di massima, è l’ARERA a stabilire le condizioni per l’accesso allo sconto sulla TARI. In ogni caso possono accedervi i nuclei familiari con ISEE al di sotto di 9.530 euro e nuclei familiari numerosi con ISEE fino a 20mila euro. Non c’è una regola ben precisa, ma è il Comune ad avere facoltà nel concedere uno sconto o un esonero dalla tassa sui rifiuti in maniera autonoma.
Per essere certi di avere uno sconto o l’esenzione dalla TARI è rivolgersi quindi al proprio Comune di residenza. In linea di massima, quando l’ISEE delle famiglie è al di sotto dei 4 o 5 mila euro spesso viene riconosciuto l’esonero totale dal pagamento. Sottolineiamo che gli assistenti sociali delle amministrazioni conoscono tutti i soggetti e i nuclei familiari che sono in difficoltà.
LEGGI ANCHE -> TARI 2023 non sempre si deve pagare: la data che rende nulla la tassa sulla spazzatura, controlla la data
Per avere l’agevolazione è bene che gli interessati si rechino agli uffici comunali di riferimento, portando quindi la documentazione necessaria per procedere. Sicuramente servirà l’ISEE e poi altri dettagli che verranno comunicati direttamente dal Comune.