Fare molta attenzione agli alimenti che presentano il botulino perché possono compromettere la salute di ogni persona: ecco quali sono i cibi a rischio.
Il botulismo è una malattia causata dall’azione di una tossina prodotta dai clostridi, in particolare dal batterio Clostridium botulinum. Presente quasi ovunque nell’ambiente, questo batterio è responsabile di rare ma gravi intossicazioni alimentari nell’uomo.
Il botulino è una tossina che si sviluppa soprattutto negli alimenti che vengono conservati male e la malattia deriva in genera una intossicazione alimentare. L’agente patogeno coinvolto è un batterio chiamato Clostridium botulinum e la tossina è estremamente potente. Dei sette tipi di botulino che si conoscono, quattro colpiscono l’uomo.
Il batterio riesce a proliferare solo in quegli ambienti che sono privi di ossigeno, altrimenti muore. I casi di intossicazione dovuti al botulino per fortuna sono molto rari. Tuttavia, è bene sottolineare che la sua mortalità rimane molto elevata quando il trattamento non è immediato.
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Botulino negli alimenti: sintomi intossicazione e cibi a rischio
I sintomi del botulismo compaiono in media tra uno e tre giorni dopo la contaminazione e quelli più evidenti che dovrebbero essere un campanello d’allarme per tutti sono le vertigini, la stanchezza, la visione offuscata, il vomito, la diarrea, la bocca asciutta, il cambiamento della voce e la difficoltà a deglutire.
Il trattamento è fornito sempre in un ospedale in caso di emergenza e prevede cure farmacologiche respiratorie intensive con ventilazione assistita. La sieroterapia, ovvero gli anticorpi specifici in grado di neutralizzare la tossina, è efficace entro 24 ore dalla comparsa dei sintomi.
Nel dettaglio, bisogna fare molta attenzione alle conserve fatte in casa, in quanto sono più suscettibili alla comparsa di questa tossina. In particolare, i prodotti alimentari a rischio sono carciofini sott’olio, funghi sott’olio, pomodori sott’olio, tonno o carne sott’olio, pesto al basilico o alle noci, olio con peperoncino fresco.
L’account Il Goloso Mangiar Sano ha rivelato, inoltre, che ci sono degli alimenti che non sono a rischio, seppur si tratta di conserve, parliamo di marmellate per via dello zucchero; i burri di frutta secca sono salvi perché non c’è acqua, così come le creme spalmabili alla cioccolata.
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Non sono a rischio nemmeno le olive e capperi in salamoia perché vivono in un ambiente acido e salato. Anche le verdure lattofermentate sono salve perché c’è troppo sale e quindi non rischiano di contaminarsi. Lo stesso vale anche per la salsa di pomodoro e l’olio d’oliva.