Kim Kardashian ha condiviso una nuova strategia per contrastare la psoriasi, ma è una buona idea? La risposta arriva da un’esperta.
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, in cui la forma più comune si contraddistingue da placche arrossate ricoperte da squame bianche e spesse. La sua manifestazione si verifica soprattutto sulle ginocchia, sui gomiti e sulle regioni lombo sacrale.
Questa patologia oggi è particolarmente diffusa e, in molti casi, difficile da contrastare. Di recente, però, Kim Kardashian ha voluto condividere la sua nuova strategia per curare la psoriasi ereditata dalla mamma Kris. Il noto volto dello spettacolo le sta provando tutte, come dimostra l’installazione recente di lettini abbronzanti nei suoi uffici.
Nel corso del tempo la Kardashian ha sempre condiviso i rimedi utilizzati anche se non sono risultati particolarmente efficaci. In quest’ultimo caso, però, la soluzione adottata potrebbe anche rivelarsi pericolosa.
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Kim Kardashian contrasta la psoriasi con i lettini abbronzanti: il rimedio potrebbe essere pericoloso
La psoriasi deve essere considerata come una malattia infiammatoria sistemica che comprende tutto l’organismo, ha spiegato la dottoressa Rosa Frisario, dermatologa-venereologa della piattaforma di sanità digitale Doctolib.it, al sito elle.com. Qui non abbiamo un problema estetico dato che lesioni cutanee causano prurito, dolore e bruciore.
Sulla nuova strategia messa in campo da Kim Kardashian, l’esperta afferma che alcuni raggi solari hanno la capacità di abbassare l’attività del sistema immunitario a livello della cute con un effetto immunosoppressivo. Tuttavia, considerare i lettini abbronzanti come “fototerapia” è sbagliato. Le lampade abbronzanti sono dispositivi che emettono raggi UVA, in gran parte, e UVB in piccola misura.
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L’energia prodotta è altissima rispetto a quella del sole alle nostre latitudini, molto vicina al sole tropicale a mezzogiorno o anche superiore. Per questo le lampade abbronzanti non sono da considerarsi, continua l’esperta, sicure né per chi è affetto da psoriasi, né per chi non convive con alcuna malattia cutanea. La reale fototerapia viene eseguita in cabine presenti nelle strutture ospedaliere, selezionando la tipologia e la quantità dei raggi che dovrà agire sulla pelle. Ben equilibrando i raggi si potranno fornire i benefici della luce, senza il rischio di serie problematiche alla pelle.