Il mese di giugno per il lavoratori domestici segnerà un’interessante svolta sui pagamenti: ecco come cambieranno.
In Italia sono tante le persone che svolgono il ruolo di lavoratore domestico. Questa mansione è ricercata in diversi ambiti, da quello pubblico a quello privato, e si appresta a vivere un’importante svolta sul piano dei pagamenti.
Il tema degli stipendi è continuamente al centro del dibattito perché molte mensilità non riescono a sostenere il peso di un costo della vita sempre più crescente. Questo discorso vale sia per l’Italia sia per molteplici zone del mondo.
I vari Governi sono chiamati ad attuare delle misure che riescano a fornire una certa tranquillità ai lavoratori e pare che qualcuno si sia già mosso in tal senso indagando il settore dei lavoratori domestici. Vediamo quali sono le novità inerenti a questo settore e che svolta ci sarà con il mese di giugno.
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Aumento in busta paga per i lavoratori domestici
Il mese di giugno donerà ai lavoratori domestici una busta paga leggermente più alta del 7%. Questa è stata la decisione divulgata dal Ministero del Lavoro, dell’Occupazione e della Previdenza Sociale. Il nuovo aumento corrisponde alla seconda rata di aggiornamento bimestrale del periodo aprile-maggio.
Questa svolta rientra nell’ultimo accordo salariale raggiunto con i sindacati della Commissione Nazionale sul Lavoro nelle case private per un totale del 18% da pagare con gli stipendi del mese di giugno. L’accordo avrà un determinato impatto per le tasche dei lavoratori e dei loro datori di lavoro argentini.
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Con questo cambiamento il personale addetto alle mansioni generiche vedrà un aumento anche nella paga oraria. Tale discorso vale anche per tutti gli altri lavoratori di questo settore ma le variazioni saranno stabilite dalla scala retributiva del mese di giugno.
Quanto stabilito in Argentina può avere un seguito importante anche in Italia e in altri paesi dove i lavoratori domestici non sono pagati abbastanza. Di certo il periodo economico italiano e mondiale non è dei più semplici e le istituzioni cercano in ogni modo di poter fornire i giusti strumenti ai propri cittadini per diminuire la pressione generale. Vedremo dunque se quanto deciso in Argentina potrà essere applicato anche in futuro.