Pesticidi in frutta e verdura, sono questi i cibi che continueranno ad essere contaminati

Pubblicato il giorno

da Isabella Insolia

nella categoria: Lifestyle

In seguito al dietrofront dell’UE, i pesticidi continueranno a contaminare la frutta e la verdura: ecco i cibi con il rischio di sostanze chimiche.

Dopo settimane di proteste, gli agricoltori hanno esultato dopo il ritiro della proposta dell’UE per la regolamentazione sui pesticidi nel settore. Una notizia che però non fa di certo felici gli ambientalisti e i cittadini che tengono a cuore la propria salute.

Pesticidi frutta verdura: contaminazione
Frutta e verdura continueranno a essere contaminati (Credit foto: Canva) – machedavvero.it

Per evitare di scontentare gli agricoltori e le lobby, l’UE ha deciso di respingere la legge sull’uso sostenibile dei pesticidi che prevedeva di tagliare le sostanze chimiche del 50% entro il 2030. L’uso dei pesticidi ha conseguenze dirette sulla salute delle persone e degli ecosistemi in tutto il mondo, con l’inquinamento delle falde acquifere, la minaccia agli insetti impollinatori e la riduzione della fertilità.

Sebbene ci sia stata una buona diminuzione dell’uso di queste sostanze chimiche negli ultimi anni anche nel nostro paese, i numeri dell’UE mettono in evidenza ancora una volta un dato significativo: il ricorso costante ai pesticidi in agricoltura per frutta e verdura. Alcune di queste stanze continueranno a popolare le nostre tavole.

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Quali pesticidi si possono trovare in frutta e verdura?

La transizione verso un futuro senza pesticidi continua a essere molto lenta e questo stop da parte dell’UE non ha un aspetto positivo per il futuro. In tal senso, è interessante notare il report di Legambiente “Stop pesticidi nel piatto 2023”, il quale ha messo in evidenza come i composti chimici contaminano la maggior parte di frutta e verdura in Italia.

Pesticidi frutta verdura: quali legali
I pesticidi ritenuti legali in UE (Credit foto: Canva) – machedavvero.it

I più comuni sono gli acetamiprid, uno degli insetticidi più rilevati nelle colture italiane; ma non mancano nemmeno i fungicida che sono fludioxonil, boscalid e dimethomorph. È importante sottolineare che sono stati trovati nelle analisi anche dei pericolosi residui di neonicotinoidi, sostanze nocive per la salute delle api e degli insetti impollinatori.

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A questo elenco bisogna purtroppo annoverare anche il glifosato, il pesticida più utilizzato al mondo, tanto che ambientalisti e cittadini provano da anni di farlo mettere al bando in modo definitivo, ma senza riuscirci. È una sostanza controversa, per via degli effetti genotossici del glifosato, cioè la sua capacità di danneggiare il DNA, tanto che nel 2015 è stato additato come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”.

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