Gratta e Vinci, non fare mai questo errore: rischi tre anni di carcere

Pubblicato il giorno

da Isabella Insolia

nella categoria: News

Non fare mai un errore con un Gratta e Vinci, si rischiano tre anni di reclusione. L’episodio è successo in Italia: ecco che cosa sapere.

Tutte le persone che comprano un biglietto della fortuna hanno come sogno quello di vincere un bel po’ di soldi. Tuttavia, le cose potrebbero andare diversamente da quelle che ci si era immaginati, come accaduto a un gruppo di amici di Verona.

Gratta e Vinci errore non fare
L’errore da non fare quando si vince al Gratta e Vinci – machedavvero.it

La notizia della maxi vittoria a Verona ha fatto il giro del web. Tempo fa un gruppo di tre amici aveva acquistato cinque tagliandi Gratta e Vinci da 20 euro ciascuno e uno di questi ha portato la vincita di 2 milioni, nel dettaglio un milione e 600 mila esentasse. In pratica, era stato un acquisto in società ma che si è rivelato un caso giudiziario. Uno dei due amici è stato denunciato dagli altri perché non ha voluto dividere la vincita che proveniva dal biglietto super fortunato.

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Cosa succede se non si divide la somma vinta al Gratta e Vinci con le altre persone? Il caso

Sebbene l’imputato abbia più volte ripetuto che il biglietto fortunato l’ha comprato lui, ora rischia tre anni di carcere per appropriazione indebita, proprio perché non ha diviso la somma vinta al Gratta e Vinci con gli altri due amici che avevano deciso di tentare la fortuna insieme a lui. La richiesta di condanna è arrivata dal PM nel tribunale a Verona.

Gratta e Vinci rischi non dividere somma
I rischi quando non si divide la somma vinta – machedavvero.it

Il pubblico ministero ha sottolineato, come si legge sul Corriere della Sera, che la versione data dall’imputato sulla questione si è dimostrata priva di fondamento durante il processo, soprattutto perché non ci sono elementi che possano provare la sua versione dei fatti. Ma la questione non finisce qui, visto che il PM ha chiesto pure che il bottino venga suddiviso in base agli accordi precedenti tra il terzetto di amici.

In pratica, pare che la suddivisione era stata concordata che l’imputato doveva tenere 600mila euro, mentre agli altri due amici spettavano 500mila euro a testa. Il secondo maxi bottino, dunque, è sequestrato dal momento in cui i due amici hanno denunciato l’ex amico e collega per appropriazione indebita.

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Tra l’altro, i due hanno spiegato anche che tra di loro c’era un patto ben preciso, tanto che avevano contattato anche un commercialista e un notaio, per poi essere stati traditi dall’amico all’ultimo momento. I due uomini sperano che questa storia finisca presto per poter finalmente ottenere il denaro vinto.

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