Lavare il pollo prima di cuocerlo è una pratica scorretta: i motivi per non farlo più

Pubblicato il giorno

da Giovanni Cristiano

nella categoria: Lifestyle

Lavare il pollo prima di cuocerlo può rappresentare un serio pericolo. Questa pratica sbagliata deve essere modificata: ecco come.

Gli alimenti devono essere preparati prima di poter essere cucinati e poi consumati. Tra questi c’è sicuramente il pollo, protagonista di numerose ricette gustose. Questo alimento viene spesso lavato prima di essere cucinato e tale pratica fa emergere un errore a dir poco rischioso.

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Lavare il pollo prima di cuocerlo è un errore grossolano – (Machedavvero.it)

Ancora oggi sempre più persone credono che lavare il pollo prima di cuocerlo sia un passaggio fondamentale per pulire adeguatamente l’alimento, ma la realtà è decisamente diversa. Il pollo infatti non deve essere mai lavato prima della fase di cottura, poiché si rischia che eventuali batteri presenti vadano a diffondersi nella cucina.

La carne di pollo è spesso contaminata da batteri pericolosi come il campylobacter o la salmonella, che possono diffondersi se si va a lavare l’alimento sotto l’acqua corrente. Questa precisazione è emersa in un rapporto stilato dal Department of Agriculture statunitense e dalla North Carolina State University, da cui si sono anche evidenziati anche cinque strategie per ridurre al minimo i rischi.

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Non lavare mai il pollo prima di cuocerlo: le strategie per minimizzare i rischi

I ricercatori per la verifica dell’eventuale utilità del lavaggio del pollo hanno chiesto la presenza di 300 persone chiamate a preparare un pasto a base di pollo e insalata, divise in due gruppi. Il primo ha ricevuto istruzioni su come cucinare il pollo in sicurezza, mentre l’altro non ha avuto indicazioni.

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Lavare il pollo porta alla diffusione dei batteri presenti – (Machedavvero.it)

Il 93% delle persone che avevano ricevuto istruzioni non ha lavato la carne, quest’ultima faceva delle indicazioni, che era stata trattata con una forma non pericolosa di escherichia coli, mentre il 61% degli altri lo ha fatto. Nel 26% dei casi del secondo gruppo il batterio è stato trovato nell’insalata, oltre che sugli strumenti da cucina e nel lavandino.

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Uno degli autori dello studio ha sottolineato che i risultati hanno mostrato la facile diffusione dei batteri, anche quando i consumatori pensano di aver effettuato una pulizia precisa dopo aver lavato l’alimento. Dall’indagine sono emersi cinque suggerimenti per evitare contaminazioni a causa del pollo: usare un tagliere a parte per la carne; preparare la carne per ultima; non lavare il pollo; usare un termometro per verificare che la carne raggiunga almeno 73 gradi durante la cottura; lavarsi le mani per almeno 20 secondi dopo aver lavorato con il pollo.

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